Il Sindaco di Udine Pietro Fontanini, assieme al Vicesindaco Loris Michelini e al dott. Lucio Bernardis sull’Ufficio Verde Pubblico, ha ricevuto a Palazzo D’Aronco, nel rispetto delle distanze di sicurezza e di tutte le misure stabilite dal Governo per il contenimento della diffusione del coronavirus, il Presidente di Italia Nostra Gabriele Cragnolini per fare chiarezza sulle polemiche che in questi giorni hanno accompagnato la notizia dell’intervento di manutenzione straordinario delle pendici del Castello.

“L’incontro di oggi è stato utile a fare ancora una volta chiarezza sull’impegno concreto che l’Amministrazione che guido sta mettendo in campo nella tutela dell’ambiente e del verde cittadino, soprattutto alla luce delle assurde polemiche che qualcuno ha voluto alimentare in questi giorni sulla decisione di intervenire sul colle del Castello”. Lo ha dichiarato a margine del colloquio il Primo Cittadino.

“Ho illustrato al Presidente Cragnolini – ha quindi proseguito – quello che è il piano del Comune per la messa a dimora di nuove piante e l’ammontare degli investimenti a ciò destinati. Ma ho anche voluto confrontare questi numeri con quelli degli anni passati, e il quadro che ne emerge rappresenta la migliore risposta a quanti sostengono che questa Amministrazione non sia attenta all’ambiente, perché è vero esattamente il contrario. Da quando sono diventato Sindaco infatti il saldo tra gli alberi abbattuti è quelli piantati è tornato positivo, ponendo fine ad una serie negativa di anni. Nel 2018 il saldo è stato in attivo di 87 unità mentre nel 2019 di ben 292. Nel 2014, prendendo l’anno peggiore tra quelli passati, il rapporto era stato invece negativo per un totale di 206 piante. Per il 2020 stiamo predisponendo un progetto di messa a dimora di 550 alberi. Anche guardando agli investimenti i numeri parlano da soli: per quest’anno sono stati stanziati per la piantumazione di nuove essenze arboree 150mila euro, e la stessa cifra è stata investita lo scorso anno, mentre per il 2016 i nostri predecessori stanziarono 25mila euro. Gli stessi che oggi ci accusano di non avere a cuore l’ambiente perché abbiamo deciso di procedere con un piano straordinario di manutenzione delle pendici del Castello che prevede la rimozione di 21 piante (su oltre 300 presenti sul colle) a rischio e cresciute spontaneamente a causa dei mancati interventi degli anni in cui loro governavano la città”.

“Sarebbe opportuno quindi, anche nelle polemiche che fisiologicamente accompagnano l’azione politica di chi amministra una città, evitare di dire falsità, perché queste non rappresentano un torto nei confronti dell’avversario politico ma di tutti i cittadini ai quali abbiamo il dovere di dire la verità”, conclude Fontanini.

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