Prima estiva , nella storia del Giovanni da Udine, prima all’aperto e prima dopocovit, tre novità sottolineate dal Presidente Nistri che ha salutato gli ospiti in una fresca serata di inizio luglio presentando Paolo Hendel e La giovinezza sopravvalutata che l’attore ha scritto con Marco Vicari per la regia di Gioele Dix , musiche di Savinio Cesario (produzione Agidi)
E come prima dopocovit, Paolo Hendel ha rivisitato la drammatico -ironica storia di cappuccetto rosso che va a trovare la nonna ammalata con la mascherina, (per precauzione) , la nonna non ha il virus comunque.
Peraltro l’attore ha passeggiato nella vita ricordando come la vecchiaia non deve essere zona buia di paure e di debolezze ma puo’ significare area sociale di nuovi affetti e nuove esperienze. Il tutto presentato con impareggiabile ironia e soppesata sapienza.
Gestualità e composta narrazione convivono con sarcasmo scanzonato e sottilmente con qualche ambiguità, mai volgare, sempre raffinata.
Il mondo politico nazionale, la storia della nostra vita privata, il timore della malattia e della morte debbono essere ridimensionati, il sarcasmo scardina porte che imprevedibilmente si aprono al sorriso. Insomma la detestata soglia-per dirla con Leopardi si apre e sottile entra una lama di luce lieta. Qualche sottile alito di vento alla narrazione di Hendel e nella fresca serata udinese, fa venire qualche brivido, ma …come si dice…buona la prima.
Mercoledi prossimo sonorità musicali con Gorni Kramer Quartet, sempre alle 21.
Vito Sutto