GRANDI E PICCOLI SCHERMI

A cura di Marcello Terranova

La serie televisiva francese “Candice Renoir”, dopo molti passaggi su SKY,  ora si può vedere anche sulla Rai. Chi è Candice ? Cioè l’attrice Cécilie Bois nella vita reale ? 

E’ una poliziotta , anzi “le commandant” della squadra omicidi di Sète, un porto di mare a meno di 200 km a sud di Marsiglia. E’ arrivata tardi in carriera perché prima si è dovuta occupare di quattro figli (due gemelli bambini pestiferi e due adolescenti irrequieti) e il divorzio da un marito fedifrago. 

Bionda, procace, dalle forme sinuose e costantemente divisa tra famiglia e lavoro, porta lo scompiglio nella squadra. Il suo vivace comportamento alimenta nel suo vice Antoine la competizione, ma anche un’attrazione inevitabile per una donna piena di vita e , come lei stessa  afferma, “amante dell’amore”. 

Ma è sul lavoro che le sue qualità emergono e convincono. Candice ha l’intuito di un Maigret, lo spirito di osservazione di una Jessica Fletcher e una curiosità tipicamente femminile per le piccole cose apparentemente insignificanti. 

In questo insolito poliziesco, raramente ci sono sparatorie o spettacolari inseguimenti di auto. Naturalmente c’è sempre un morto ammazzato all’inizio, tanto per attivare l’intreccio della puntata. E i delitti sono sempre risolti all’ultimo momento. I casi di sangue sono quelli tipici della nostra società : si uccide per gelosia, rivalità, noia, violenza urbana e così via. 

La serie Tv, per quanto schematica, non si cristallizza mai perché su tutto domina Candice Renoir con i suoi errori , i suoi amori, la sua famiglia che si evolve nel tempo, il marito che va e viene, il collega Antoine innamorato in  bilico. E poi ci sono i problemi esistenziali degli  assistenti, uno di origine marocchina un po’ frustrato e l’altra una poliziotta  ragazza madre suo malgrado. Non mancano i pettegolezzi che circolano nei corridoi della questura, la capo struttura sempre con le antenne puntate nei confronti di Candice. 

Insomma tutto un mondo di situazioni verosimili gestite con mestiere e abilità tecnica da parte della produzione e degli attori sul set. 

A cura di Marcello Terranova

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