Natasa Matjasec Rosker, interpreta Maria, mater dolorosa. Suo figlio è stato crecefisso e lei , chiusa in una stanza, rivede tutta la scena , tutto il delitto commesso contro il figlio. Il male della storia si ripete in ogni stagione storica. Ti pare di rivedere, la guerra balcanica degli anni novanta, o la persecuzione dei cristiani di questi giorni. Una storia, insomma,quella del Cristo ,che è attualità. Cristo perdona i peccati e dona la vita eterna a chi crede in Lui, ma è stato, torturato ,offeso ,ucciso. Tutto è stato necessario per la salvezza dell’uomo, ma in un certo senso tutto è stato inutile, perche’ questa storia dolorosa si ripete. Scenografia di Marko Japeij di struggente forza espressiva, con queste tre pareti bianche, che sottendono una quarta parete, quella che divide dal pubblico, si , divide, perche’ il dolore dell’Immaculata appare nella sua storicità un dramma privato…la madre.L’artista recita in sloveno, i sottotitoli sono a cura del Teatro Stabile Sloveno di Trieste. Alla fine appare Maria incoronata, quasi una denuncia a chi ha glorificato la madre
dimenticando il sacrificio del figlio
Vito Sutto-Giuliana Marioni