Il male di vivere montaliano puo’ essere riletto nell’opera di Emma Dante.
E’ l’ennesima serata capolavoro di Mittelfest. Scritto e diretto dall’artista (una tra le piu’ apprezzate a livello internazionale) con Italia Carroccio e Manuela Lo scicco, Leonarda Saffi e Simone Zambelli ,l’opera racconta il dramma di un giovane difficile, ingestibile per comportamenti e atteggiamenti, nato in ambiente familiare violento ed emarginato.
Egli è adottato da tre donne, capaci di amare , anche se ogni giorno debbono prostituirsi per mantenersi , si muove e vive nella sua irrefrenabile follia e stravaganza .
Coloro che debbono offrire l’amore a pagamento, per vivere, sono generose e pietose verso l’marginato, l’abbandonato,il disadattato.
Come dire: talvolta la misericordia nasce dalla consapevolezza del male di vivere, del dolore, chi non prova lacerazioni interiori non conosce la possibilità di fare del bene.
Dunque …misericordia per queste donne sventurate figlie del mercimonio.
Anch’esse possiedono un cuore che sa essere generoso.
L’opera offre le tre donne che appaiono quasi una persona sola in precario equilibrio
tra il subire e l’agire.
Talvolta i dialoghi non si colgono, quasi a dimostrare l’impossibilità di soluzione , la mancanza di via d’uscita, il filo conduttore che manca, rimane solo la solidarietà a salvarti dal naufragio.
Produzione Piccolo Teatro di Milano, Teatro d’Europa, Teatro Biondo di Palermo.
L’evento che si è svolto al Palamostre di Udine e’ stato realizzato in collaborazione con il CSS Teatro Stabile d’Innovazione del Friuli Venezia Giulia.
Vito S
utto