Il momento drammatico, tra disperazione e speranza

La prova che via Aquileia sta cambiando?

 

Una pianta di pomodori nata in maniera spontanea sul marciapiedi di via Aquileia, protetta da cavalletti.
Dire che questo è un momento difficile per la città, sembra lapalissiano,la pandemia che si diffonde a livello mondiale non si ferma perche’ a noi… non piace.
E cosi sorge la protesta univoca di preoccupazione e  più di disperazione.
Abbiamo sentito le voci dei ristoratori e degli operatori degli esercizi,
“prima ci hanno costretto a spendere una somma di denaro consistente per sanificare e poi ci hanno detto che dobbiamo chiudere tutto” ci hanno detto con voce quasi unanime.
Sentiti due li hai sentiti tutti. Tutti hanno monocorde sottolineato che cosi si muore.
Si muore pero’ anche per la pandemia, anche l’ospedale di Udine sta vivendo situazioni difficilissime. Che fare? La preghiera per chi ci crede, la speranza, per gli altri.
Guardando le vie del centro storico abbiamo l’impressione di trovarci in una città bombardata o abbandonata senza gente. Il deserto che ci circonda, quando visitiamo il centro ci pare quasi simile a quello descritto dai nostri avi nei giorni di Caporetto.
Non dobbiamo perderci d’animo, tutto questo finirà e risorgerà la nostra bella città, la aspettiamo con fiducia, con il pianto nel cuore… ma con fiducia
Vito Sutto

Dire che questo è un momento difficile per la città, sembra risicolo,la pandemia che si diffonde a livello mondiale non si ferma perche’ a noi …non piace.
E cosi sorge la protesta univoca di preoccupazione e di piu’ di disperazione.
Abbiamo sentito le voci dei ristoratori e degli operatori degli esercizi,
-prima ci hanno costretto a spendere una somma di denaro consistente per sanificare e poi ci hanno detto che dobbiamo chiudere tutto-ci hanno detto con voce quasi unanime.
Sentiti due li hai sentiti tutti. Tutti hanno monocorde sottolineato che cosi si muore.
Si muore pero’ anche per la pandemia, anche l’ospedale di Udine sta vivendo situazioni difficilissime. Che fare? La preghiera per chi ci crede, la speranza , per gli altri.
Guardando le vie del centro storico abbiamo l’impressione di trovarci in una città bombardata o in attesa di una guerra. Il deserto che ci circonda, quando visitiamo il centro ci pare quasi simile a quello descritto dai nostri avi nei giorni di Caporetto.
Non dobbiamo perderci d’animo, tutto queto finirà e risorgerà la nostra bella città, la aspettiamo con fiducia,con il pianto nel cuore…ma con fiducia
vito sutto

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