Pozzis SamarcandaPozzis sammarcanda

Pozzis  (Majano) – La giuria tecnica ha motivato così l’assegnazione del premio: “…per la freschezza e il senso di avventura che rappresentano l’essenza stessa del fare cinema, per il coraggio di mettersi in gioco, per esser capace di mantenere la lucidità nel doppio ruolo di regista e spalla del protagonista. “Pozzis, Samarcanda” è in tutto e per tutto un viaggio di iniziazione per l’autore che ci restituisce una meravigliosa umanità, un ritratto cinematografico autentico, lontano da ogni compiacimento.”

“Vincere questo premio è una grande emozione – commenta il regista Stefano Giacomuzzi – perché sullo stesso schermo su cui ho visto proiettato il mio film, anni fa ho visto grandi capolavori del cinema, da Lynch a Godard. Questo un
po’ mi imbarazza anche ma senz’altro mi emoziona molto. Il cinema Edera è un luogo magico, che ho davvero a cuore, avendolo frequentato spesso nel breve periodo in cui ho vissuto a Treviso, lo considero uno degli ultimi avamposti del cinema d’essai in Italia, un cinema storico dove è un’onore presentare il mio lavoro.”

Cocco e Stefano sono due amici improbabili legati da un unico obiettivo: arrivare a Samarcanda. Cocco ha 73 anni e un passato tormentato, è affetto dal morbo di Crohn ed è l’unico abitante di Pozzis, un paese abbandonato sulle montagne friulane. Da sempre sogna di partire verso est in sella alla sua Harley- Davidson del 1939. L’incontro con Stefano, regista di 22 anni, rende il sogno realtà. Nasce così un viaggio donchisciottesco: 8000 km, fin nel cuore dell’Asia. Cocco in sella ad una moto inadatta a un percorso così estremo. Stefano al seguito, su un furgone con una troupe cinematografica, per

realizzare un film sull’impresa e la travagliata storia dell’amico. Cocco ha scontato otto anni in carcere per omicidio, ma non vuole parlarne e Stefano teme che questo comprometta la riuscita del film. Tra le difficoltà di un viaggio che sembra impossibile per un vecchio motociclista, i dubbi di un giovane regista per la prima volta davanti alla macchina da presa, ed imprevisti anche drammatici, i due temono di essersi cimentati in un progetto più grande di loro. Solo la loro amicizia permetterà ad entrambi di raggiungere la propria meta.

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