Riflessione con accenti musicali per le Lezioni americane di Calvino, con Enrico Bronzi che con il suo violoncello rilegge le sei memorie del letterato e Paolo di Paolo che lo intervista sul significato della connessione di fili lasciati in eredità .
E allora emerge che leggerezza, esattezza,rapidità , visibilità,visione e molteplicità debbono essere caratteristiche dell’umanità di questo nostro tempo, lo disse appunto Calvino a metà anni ottanta e la sua lettura del futuro prossimo oggi pare profetica.
Quelle lezioni che avrebbero dovuto costituire per gli studenti di Harvard un atto di fede verso la letteratura, appaiono nella contenporaneità come un autentico ritratto dell’umanità che cammina verso il futuro.
Lo spettacolo si amplia in una sorta di concerto letterario, il nuovo millennio oramai avviato ha ancora bisogno di queste parole di Calvino e con esse di intellettuali come Bronzi e Di Paolo che ne facciano memoria, riflessione e musica.
Lo spettacolo è stato firmato da un’idea di Valentina Danelon.
Vito Sutto