Scorri la formazione e scopri la differenza minima di due uomini,
Karlstrom e Brenner, rispetto alle abituali compilation della passata
stagione. Non trattasi di campionissimi, bensì di giocatori di una
certa solidità e sicuramente funzionali al nuovo assetto tattico. E
dunque c’entra il manico, dicesi Runjaic, con la chiarezza del
progetto e sul modo in cui renderlo produttivo. Testa libera, nessuna
paura, nessuno si azzardi a tirare il piede indietro (ne sono
testimonianza le ammonizioni di Giannetti, di Payero e le due che
hanno mandato Kamara anzitempo sotto la doccia lasciando l’Udinese in
dieci nell’ultima mezz’ora). La giusta cattiveria agonistica, dunque,
unita alla fede di essere nel giusto, di saper interpretare un copione
premiante, di possedere i colpi per far vacillare chiunque. Metti
insieme il tutto e scopri l’identita che affiora, quel modo di essere
e di proporsi coraggiosamente che Runjaic ha promesso fin dal primo
momento.