Pietro De Tommaso: ‘Retrospettiva’, Palazzo Morpurgo – Udine, dal 1° aprile al 24 Aprile 2022

 

Interverranno i critici Giancarlo Bonomo e Raffaella Rita Ferrari

La mostra seguirà i seguenti orari: venerdì dalle ore 16.30 alle 19.30, sabato e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30.

“Non amo il bello, amo l’assoluto”. Pietro De Tommaso nasce l’11 aprile 1947. Originario della Calabria, cresce in un piccolo paese nei dintorni di Udine. Fin da giovanissimo inizia a dipingere e nutre una profonda ammirazione per Picasso, Braque, Leger, il cubismo in genere che poi, con la maturità, andrà affievolendosi, ma che segnerà e principierà la sua ricerca futura. La libertà è impagabile e per lui libertà è il poter esprimersi con tutte le risorse intellettuali e fisiche di cui dispone. La sua vita, a trentacinque anni, si vota esclusivamente alle forme espressive: dipinge, scolpisce e, allo stesso tempo, sperimenta altri linguaggi comunicativi quali il cinema e il teatro. Nei primi anni Ottanta apre un’importante scuola sperimentale a Udine, “Teatro Nuovo”. Pittura e scultura restano le sue stelle polari e non vengono mai abbandonate. Negli anni Novanta la scultura prende il sopravvento su ogni altra forma espressiva: Pietro è sempre alla ricerca di posture significative nelle figure, rese poi particolari e uniche grazie anche ai materiali utilizzati quali: legno, gesso, resine, tessuti e molto altro. Alla fine di quel decennio fabbrica da sé una piccola fonderia d’arte volta alla fusione del bronzo con la tecnica della cera persa. Da quel piccolo laboratorio disordinatissimo e da quella piccola fonderia a cielo aperto, nasceranno così decine e decine di opere. Pietro, nelle sue varie sperimentazioni sui materiali, giunge ad un risultato emblematico, e ci riferiamo nella fattispecie alla fusione della stoffa, risultato sorprendente maturato grazie ad una tecnica ‘segreta’, le opere sorprendentemente mantengono le vere caratteristiche del drappeggio, della trama e dell’ordito. Tecnica che riporta successivamente anche alle sue opere più rappresentative quali tori e donne. La sua curiosità, il suo voler sempre insaziabilmente “cerçâ la vite” vengono interrotte improvvisamente, ma la sua opera vivrà nel tempo.

PIETRO DE TOMMASO: l’indagine del Vero

stralcio critico di GIANCARLO BONOMO    

‘Non amo il bello. Amo l’assoluto’, era una frase che De Tommaso amava ripetere nella consapevolezza di un significato che andava ben oltre il letterale per sconfinare verso una sintesi concettuale che aveva sposato in tutta la sua vicenda artistica. Perché, osservando attentamente le sue opere, appare chiara quella scelta figlia di una vocazione ad essere totalmente se stesso, senza vincoli prestabiliti, senza neppure quell’imposizione che, più o meno implicitamente, sollecita una certa estetica legata alla figurazione tradizionale. La sua sfida di ricercare l’assoluto, prescindeva dunque dalla forma ‘fatta bene’, volta a compiacere pubblico e critica. Al contrario, egli era ben distante da questa posizione certo più conveniente ma meno appagante per il suo essere profondamente fedele alle scelte dettate da profonde convinzioni interiori…

PIETRO DE TOMMASO: Il paradigma della libertà

stralcio critico di: Raffaella Rita Ferrari

La nostra libertà non sta fuori di noi, ma in noi.’ (C.G. Jung -Libro Rosso, p.311)

…Lui era parte di un Tutto, senza pelle, come ora, e come quando l’attimo creativo lo prendeva e lo trasportava nel mondo dell’Iperuranio, il mondo prezioso delle idee di Platone, lì si ricongiungeva a se stesso, nel ‘fare’ e nel dare forma, diventava così un unico elemento con le sue opere, un’unica entità. Abbracciava la sfida, il cercare di andare sempre oltre, con l’accesa curiosità della sperimentazione. Non era artigiano, ma abile e illuminato artista, che portava alla luce, assemblava, creava nuove immagini desunte, forse, da un ‘bestiario’ personale, talvolta da un sogno deforme, e raccolto nell’attimo del risveglio, o ricercato nel ricordo di una tenera infanzia, risultato dell’unione di due terre, la terra d’origine, la Calabria, e la terra che lo ha adottato, il Friuli, congiunte da una simile società contadina…

Auxilia Foundation con il sostegno e il patrocinio del Comune di Udine e in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Udine ed Eclipsis Style Project sono lieti di annunciare la mostra dedicata al Maestro

Pietro De Tommaso: ‘Retrospettiva’, Palazzo Morpurgo – Udine, dal 1° aprile al 24 Aprile 2022

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