Le farfalle dell’Asu pronte per la final six

 

 


UDINE
– Le farfalle dell’Associazione Sportiva Udinese volano verso la final six, in programma a Torino il 30 aprile e 1° maggio! «Abbiamo raggiunto il nostro obiettivo e non era per nulla scontato – ha spiegato Spela Dragas che allena la compagine bianconera insieme a Magda Pigano, Carlotta Longo e alla coreografa Laura Miotti –. Le ragazze ce l’hanno messa davvero tutta e, nonostante la mancanza dell’atleta straniera (che sappiamo bene avere un peso non trascurabile), sono arrivate quinte. Siamo molto orgogliose di loro. Il grande impegno quotidiano e la dedizione che ci mettono, sono stati ripagati. Detto questo, sono davvero giovani e hanno ancora molta strada per migliorarsi e crescere». 

Particolarmente importante nella terza prova di Napoli è stato l’apporto di Tara Dragas che è scesa in pedana con due attrezzi: la palla (con 31.750 punti, è stata la prima nella classifica per attrezzo) e il nastro (con 29.200 punti è arrivata seconda dopo l’azzurra Milena Baldassarri che di punti ne ha guadagnati 29.300). «Quando è entrata in pedana – ha spiegato la coach – ha saputo gestire le sue energie nel modo giusto, senza quell’esuberanza che a volte porta a commettere degli errori, che in questo caso non ci sono stati. Il valore delle difficoltà era un po’ più alto nella palla, ma devo dire che esteticamente, dal punto di vista tecnico, con il nastro è stata più pulita, sicura e convincente, tanto che ritengo che questo possa essere l’attrezzo sempre più papabile in caso di convocazione sulle pedane internazionali. In ogni caso, va anche detto che la palla le ha permesso di ottenere il suo “personal best” che segue solo i punteggi stellari raggiunti Sofia Raffaeli nelle tre tappe di campionato».

Parole di plauso sono arrivate anche dalla società per voce del direttore generale, Nicola Di Benedetto che, complimentandosi con Isabelle Tavano (clavette 25.500) e Elena Perissinotto (cerchio 23.700) ha a sua volta porre l’accento sui grandi risultati di Tara Dragas: «Quello di Tara è un talento cresciuto in Asu e questo ci rende particolarmente fieri. L’abbiamo vista maturare anno dopo anno, impegnandosi con determinazione e sempre col sorriso sulle labbra. Finalmente anche i numeri raccontano del suo talento e considerando che si tratta ancora di una junior, sono destinati a crescere ancora in futuro». 

 

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