Udine – In via Savorgnana presso Palazzo Morpurgo è stata inaugurata la mostra dedicata a Pietro De Tommaso. Erano presenti l’assessore alla cultura Fabrizio Cigolot, i critici e curatori del catalogo Raffaella Rita Ferrari e Giancarlo Bonomo.

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Pietro De Tommaso: ‘Retrospettiva’
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Pietro De Tommaso: ‘Retrospettiva’
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Pietro De Tommaso: ‘Retrospettiva’

 

PIETRO DE TOMMASO: l’indagine del Vero

stralcio critico di GIANCARLO BONOMO    

‘Non amo il bello. Amo l’assoluto’, era una frase che De Tommaso amava ripetere nella consapevolezza di un significato che andava ben oltre il letterale per sconfinare verso una sintesi concettuale che aveva sposato in tutta la sua vicenda artistica. Perché, osservando attentamente le sue opere, appare chiara quella scelta figlia di una vocazione ad essere totalmente se stesso, senza vincoli prestabiliti, senza neppure quell’imposizione che, più o meno implicitamente, sollecita una certa estetica legata alla figurazione tradizionale. La sua sfida di ricercare l’assoluto, prescindeva dunque dalla forma ‘fatta bene’, volta a compiacere pubblico e critica. Al contrario, egli era ben distante da questa posizione certo più conveniente ma meno appagante per il suo essere profondamente fedele alle scelte dettate da profonde convinzioni interiori…

PIETRO DE TOMMASO: Il paradigma della libertà

stralcio critico di: Raffaella Rita Ferrari

La nostra libertà non sta fuori di noi, ma in noi.’ (C.G. Jung -Libro Rosso, p.311)

…Lui era parte di un Tutto, senza pelle, come ora, e come quando l’attimo creativo lo prendeva e lo trasportava nel mondo dell’Iperuranio, il mondo prezioso delle idee di Platone, lì si ricongiungeva a se stesso, nel ‘fare’ e nel dare forma, diventava così un unico elemento con le sue opere, un’unica entità. Abbracciava la sfida, il cercare di andare sempre oltre, con l’accesa curiosità della sperimentazione. Non era artigiano, ma abile e illuminato artista, che portava alla luce, assemblava, creava nuove immagini desunte, forse, da un ‘bestiario’ personale, talvolta da un sogno deforme, e raccolto nell’attimo del risveglio, o ricercato nel ricordo di una tenera infanzia, risultato dell’unione di due terre, la terra d’origine, la Calabria, e la terra che lo ha adottato, il Friuli, congiunte da una simile società contadina…

Auxilia Foundation con il sostegno e il patrocinio del Comune di Udine e in collaborazione con il Club per l’UNESCO di Udine ed Eclipsis Style Project sono lieti di annunciare la mostra dedicata al Maestro

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