Latisana – C’è un territorio nella regione Friuli Venezia Giulia, che si estende da Aquileia alla laguna di Marano, al fiume Stella e al Tagliamento, e che comprende anche le terre interne, Palazzolo, Latisana, la storica via Annia che va verso Adria tagliando quella parte del Friuli più a sud, verso il mare. Ed è qui che le viti e i vitigni sorgono rigogliosi e “al ciel mandano incensi”, direbbe il poeta Foscolo.
In questo territorio abbiamo fatto un tour di degustazione impareggiabile. Abbiamo cominciato con l’assaggio del Traminer, giallo paglierino dalla fragranza olfattiva inimitabile, elegante e aromatico. Ha accompagnato come aperitivo un assaggio di pesci della laguna.
La nostra seconda puntata è stata con lo Chardonnay, anch’esso giallo paglierino, leggermente effervescente, offre un bouquet di sensazioni floreali e fruttate, dando l’impressione di gustare la nocciola, secco ma molto avvolgente, si è accompagnato con un assaggio di risotto a base di erbe.
Ma come dimenticare in questa parte del Friuli, il sentore di frutta esotica del Pinot Grigio, armonico e dotato di buona persistenza.
L’ultimo appuntamento con i bianchi lo abbiamo vissuto con il Sauvignon con le sue sfumature di cromatismo verdognolo, quasi un quadro dell’espressionismo artistico, delicato e con sentori vegetali, offre un retrogusto sapido e secco.
Il nostro viaggio è proseguito fra i rossi del territorio, tra questi un Cabernet Franc di colore rosso intenso gradevolmente erbaceo con un retrogusto di frutta matura, persistente e intenso , appare secco e di buona acidità.
Il Merlot è anch’esso rosso intenso , ma dona la sensazione di piccoli frutti ed è caratterizzato da una persistenza gusto-olfattiva.
Se potessimo, come i poeti, poi diremmo, “lode al Refosco dal Peduncolo Rosso”. Con il suo profumo intenso erbaceo e vinoso, la mora selvatica e i frutti di bosco si inseguono assieme al sapore piacevolmente amarognolo.
Viaggio nel Friuli che degusta, fatelo con garbo, eleganza e sospensiva attesa di colori, sapori e profumi sapienti.
Vito Sutto