Una strada lunga molti anni, un dolore che non si dimentica, lo abbiamo detto che il Friuli ringrazia e non dimentica , quasi mille morti, un patrimonio edilizio di centomila immobili tra danneggiati e distrutti.
Come facciamo a dimenticare il 6 maggio ?
Non potremo mai farlo anche a correre il rischio di essere considerati coloro che fanno professione di retorica.
Le giornate di maggio, le tende, le ambulanze e il dolore, rimangono nel cuore di mille generazioni, ogni 6 maggio sarà indispensabile una riflessione sulla vita, la morte, la combinazione casuale degli eventi o il disegno di un grande progetto divino.
Alle 21 ogni 6 maggio suonano le campane in Friuli, una celebrazione religiosa, un ricordo familiare, tutto questo e molto altro oppure meno, molto meno,solo un pensiero.
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