ITALIA 4

CILE 3

MARCATRICI: pt 17’ Figueroa Rollino, 23’ Zamboni, 28’ Millones Bugueno; st 31’Testa, 34’ Sciabica (rig), 40’ Zambrano Pasten, 43’ M.V.Rossi

ITALIA: Di Nallo (Sassuolo), Bufano (Inter), Davico (Juventus), Gallo (Juventus, poi Pizzuti, Roma), Cocino (Juventus), L.Rossi (Milan, poi M.V.Rossi, Real Madrid), Girotto (Cittadella poi Cimò, Palermo), Calegari (Inter, poi Testa Roma), Zamboni (Juventus poi Longobardi, Pomigliano), Sciabica (Sassuolo), Dragoni (Inter). All. Leandri.

CILE: Alvarado, San Juan, Scarpati, Bugueno, Fernandez, Anderson (Escobar), Portilla, Figueroa Rollino, Yudelevich (Zambrano Pasten), Duarte, Maura (Rubilar). All.Castro Ortega.

ARBITRO: Mecchia di Tolmezzo

GRADISCA Le azzurrine sono scese in campo consapevoli di non poter piu’ raggiungere nella classifica del girone le centramericane. Ma con una prestazione di enorme carattere impediscono al contempo alla “Roja” – che in caso di successo si sarebbe laureata campione del “Mundialito” rosa – di mettere le mani sul trofeo. Sotto per due volte, poi avanti, poi raggiunta di nuovo. E infine vittoriosa: l’U16 del ct Leandri – un anno piu’ giovane delle avversarie – confeziona un capolavoro. Al primo minuto di gioco un brivido per le ragazze del ct Leandri: Di Nallo si impappina col pallone fra i piedi e innesca Portilla, che pero’ tentenna facendosi bloccare in uscita bassa dall’estrema italiana che rimedia. La reazione azzurra è veemente: subito dopo suona la carica capitan Rossi lambendo il palo da fuori, poi un paio di sgroppate di Dragoni infiammano il pubblico: è lei, al 9’, a mettere in mezzo un gran pallone che si spegne a lato di un niente sul palo lungo. La pressione del Cile inizia pero’ a farsi molto alta e asfissiante per le ragazze italiane, e poco dopo il quarto d’ora ecco la doccia fredda: l’attivissima Bugueno centra da sinistra un gran pallone per Figueroa che si avvita e di testa batte in controtempo Di Nallo. Le azzurrine hanno carattere e raddrizzano subito: grande azione personale di Zamboni, che converge da sinistra e con un gran destro fa secca Alvarado. Al 26’ la scatenata juventina sfonda ancora e stavolta opta per un pallone basso su cui irrompe Dragoni che alza di un soffio. Quando riesce a prendere velocità nelle ripartenze l’Italia fa spesso male: come alla mezzora, con Alvarado che di piede salva sulla lanciatissima Sciabica. Ma è la grande giornata di Millones Bugueno, che poco prima del recupero pesca da fuori col suo mancino uno spiovente da spellarsi le mani trafiggendo Di Nallo sotto la traversa. Nella ripresa è generoso il forcing delle padrone di casa, e al 7’ una percussione azzurra porta ad un nuovo provvidenziale intervento di piede di Alvarado su Dragoni, con palla che scheggia pure la traversa. Il match diventa vibrante: l’Italia si riversa in avanti e crea spesso mischie indiose, le sudamericane sornione ripartono come al 17’ con Millones che sfiora il tris in contropiede azionato da Figueroa. E al 28’ Di Nallo deve volare per sventare l’incornata di Duarte. Pare un match in qualche modo segnato, e invece l’Italia la ribalta in 3’: dapprima il tap in di Testa sulla punizione della madridista Rossi non trattenuta dal portiere, e poco dopo un rigore contestatissimo dalle cilene e trasformato con freddezza da Sciabica. A restituire colore al Cile è una staffilata di Zambrano Pasten (3-3). In un finale vietato ai deboli di cuore è la merengue Rossi a trovare – sulla punizione di Sciabica che sbuca davanti a tutti – la zampata che sigla il nuovo sorpasso e premia il grande cuore azzurro. E poco importa che il trofeo si diriga verso Città del Messico.

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