La posta dei lettori

Il 25 settembre tutti alle urne

Ai politici che saranno eletti chiediamo di puntare al progresso della popolazione

Nei giorni scorsi CIDA FVG ha promosso un confronto elettorale tra esponenti di centro destra, centro sinistra, M5S e Terzo Polo. La sensazione è stata quella di essere stati tra i pochissimi a favorire un momento di dibattito pacato fondato sui programmi da realizzare. 

I candidati Rizzetto, Coppola, Sut e De Monte hanno esposto le loro idee e i loro progetti permettendo così ai presenti in sala o collegati da remoto di apprendere e scegliere chi votare.

Sì, perché il 25 settembre è imperativo recarsi alle urne. CIDA FVG dice NO all’astensionismo. Votiamo chi riteniamo il più capace a governare o, magari, il “meno peggio”, o se proprio non troviamo nemmeno il “meno peggio” lasciamo scheda bianca o annulliamo la scheda, è un segnale di astensione del tutto differente dal non recarsi alle urne. 

CIDA FVG chiede ai politici che governeranno l’Italia o che saranno all’opposizione di puntare al progresso, ovvero all’operoso benessere della popolazione. Occorre, quindi, un piano di politica industriale che riprenda Industry 4.0 e metta l’Uomo al centro. La politica deve guidare la stessa economia come pure le preziose e irrinunciabili risorse tecnologiche nella consapevolezza che quest’ultime sono indifferenti all’Uomo e, quindi, necessitano di uomini che fissino le regole per un loro corretto utilizzo. 

Il digitale, infatti, cambia le nostre vite quotidianamente, ma tende a sottometterci ai suoi ritmi per cui è indispensabile governarlo per poterlo gestire al meglio. Non possiamo sacrificare tutto sull’altare delle opportunità che il digitale offre, s’impongono riflessioni e critiche costruttive. Si pensi al delicato mondo del Metaverso ancora ignoto ai più. L’esigenza è quella di garantire che tutti noi si possa rimanere liberi e autonomi anche nel rapporto col nuovo mondo digitale.

In questo e in tutto il resto alla politica del dopo 25 settembre si chiede di dare visione e indicare indirizzi realizzabili contando sul contributo della cultura, del mondo manageriale italiano e dei lavoratori. Va indicata una prospettiva, pur nelle difficoltà emergenziali, con soluzioni innovative per cambiamenti lungimiranti in grado di coinvolgere la popolazione premiando le competenze.

Lo stesso PNRR va inserito in una logica di sviluppo In grado di valorizzare le risorse umane a partire dalla dirigenza pubblica e privata. 

La revisione del reddito di cittadinanza potrebbe, quindi, passare per la previsione della decontribuzione fiscale per imprese e Partite Iva che assumono personale, un’operazione destinata a passare da un mero assistenzialismo al favorire occupazione e sviluppo del PIL.

In tale ottica va considerato di prevedere anche  un incentivo alle politiche di interscambio generazionale utili ai lavoratori prossimi al pensionamento e ai giovani assunti per sostituirli mirando convintamente alla salvaguardia del potere d’acquisto di tutte le pensioni.

Una sanità che garantisca risposte, una scuola e un’università che formino i giovani al futuro, una PA snella ed efficiente al servizio di imprese e cittadini, la difesa del nostro ambiente con una transizione energetica che dia risposte immediate e a lungo termine, il potenziamento di infrastrutture e logistica, il favorire il terziario e l’agricoltura non possono essere richieste da “libro dei sogni”, elenchi di cose da fare che il giorno dopo il voto si mettono in un cassetto sino alle prossime elezioni. Devono costituire impegni precisi da concretizzare. 

In passato, ma anche recentemente, per uscire da una crisi si puntava all’edilizia, forse oggidì non basta più. Dobbiamo pensare all’innovazione, ma solo se mette l’Uomo al centro di ogni cosa. Lo stesso Rinascimento ebbe il suo avvio con l’Umanesimo e se è vero com’è vero che la storia si ripete sulla base di corsi e ricorsi storici, forse siamo alla vigilia di un nuovo Rinascimento.

La politica deve gestire il futuro guidando e dirigendo le scelte dedicandosi con passione a tutto ciò basandosi sui valori più genuini e propri di ogni italiano.

 È il momento di scegliere e di ricordarci chiaramente che il ruolo di elettore è estremamente importante, per cui buon voto a Tutti noi. Il 25 settembre c’è un appuntamento al quale non possiamo mancare, quello con le urne per il nuovo Parlamento italiano.

Daniele Damele

Segretario CIDA FVG

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