Udine – Un’autentica leggenda vivente del violino e un complesso sinfonico di illustre tradizione: si preannuncia particolarmente ricco di appeal l’appuntamento musicale proposto per martedì 8 novembre dal Teatro Nuovo Giovanni da Udine quando, alle 20.45, saliranno sul palcoscenico la violinista Viktoria Mullova e l’Orchestre de la Suisse Romande con il suo direttore Jonathan Nott.

Quello atteso a Udine è il secondo concerto della 26ma stagione sinfonica firmata dal Sovrintendente e direttore artistico Marco Feruglio, realizzata anche grazie al sostegno di Fondazione Friuli. Un appuntamento esclusivo in quanto si tratta dell’unico concerto italiano in programma per la celebrata solista e l’eccellente compagine elvetica, impegnati in un breve tour internazionale che, partendo da Ginevra, li condurrà a Udine e quindi a Lubiana e Budapest. Per l’occasione pure il programma sarà di particolare fascino, spaziando dall’impervio e drammatico Concerto per violino e orchestra n. 1 di Dmitrij Šostakóvič, che ascolteremo in prima esecuzione nel nostro teatro. Tutta dedicata a Richard Strauss invece la seconda parte del programma, con il grandioso poema sinfonico Also sprach Zarathustra il cui famosissimo incipit ha reso indimenticabile la colonna sonora di un film cult come 2001 Odissea nello spazio di Stanley Kubrick.

Magnetica, impeccabile, dotata di un temperamento volitivo sia nella vita professionale che in quella privata – celebre la sua rocambolesca fuga dall’Unione Sovietica appena ventiquattrenne – Viktoria Mullova è considerata fra le migliori violiniste della nostra epoca.  La sua inarrestabile ascesa ha avuto inizio nel 1980 quando si aggiudicò il 1° Premio al Concorso Sibelius di Helsinki. Da allora, Mullova ha suonato in tutto il mondo con le più grandi orchestre, i più celebri direttori ed è stata ed è ospite dei più importanti Festival internazionali. Dotata di un talento eclettico che le consente di muoversi con assoluto agio entro i confini di un repertorio vastissimo, dal barocco alla musica contemporanea, dalla world fusion al gypsy, al jazz e alla musica sperimentale, è stata già ospite del Teatro Nuovo nel 2011 e nel 2018. L’artista si esibisce suonando un Guadagnini e lo Stradivari Julius Falk del 1723.

Notevole personalità e talento anche per Jonathan Nott, dal 2017 Direttore Artistico e Musicale dell’Orchestre de la Suisse Romande. Iniziata la sua nei teatri d’opera di Francoforte e Wiesbaden, dove ha diretto tutte le principali opere del repertorio, ha a lungo collaborato con l’Orchestra Sinfonica di Lucerna e con l’Ensemble Intercontemporain fondato da Pierre Boulez, di cui è stato direttore musicale dal 2000 al 2003. È stato per sedici anni direttore principale dell’Orchestra Sinfonica di Bamberga, lanciando il Concorso per direzione d’orchestra Gustav Mahler dal quale sono emersi alcuni direttori d’orchestra di fama mondiale come Gustavo Dudamel e Lahav Shani. Jonathan Nott è anche direttore musicale della Tokyo Symphony Orchestra dal 2014 e direttore della Junge Deutsche Philharmonie e della Gustav Mahler Youth Orchestra. Particolarmente ampio e apprezzato il catalogo delle incisioni discografiche che l’hanno visto protagonista, tra cui le opere orchestrali complete di Ligeti eseguite dalla Filarmonica di Berlino, le Sinfonie di Schubert e Mahler realizzate con la Bamberg Symphony Orchestra, Das Lied von der Erde di Mahler con l’Orchestra Filarmonica di Vienna e Jonas Kaufmann come solista oltre a numerose incisioni realizzate con l’Orchestra della Suisse Romande.

Fondata da Ernest Ansermet nel 1918, l’Orchestre de la Suisse Romande è attualmente guidata dal Direttore Musicale ed Artistico Jonathan Nott ed è composta da 112 musicisti permanenti rappresentanti di 16 nazionalità diverse. Oltre ai concerti sinfonici a Ginevra e Losanna, realizza i programmi d’opera lirica al Grand Théâtre di Ginevra ed è protagonista nel concerto annuale della Giornata delle Nazioni Unite. Jonathan Nott continua la tradizione dell’orchestra attraverso la scoperta ed il sostegno di compositori contemporanei e, con il programma Artist in Residence, dal 2019 ha promosso rilevanti collaborazioni che hanno coinvolto il compositore Yann Robin, il pianista Francesco Piemontesi e il violinista Frank Peter Zimmermann, il pianista jazz Marc Perrenoud, il direttore Daniel Harding. I tour internazionali dell’OSR l’hanno portata nelle principali sale da concerto in Europa e in Asia, nonché nelle principali città americane. L’orchestra è molto ricercata dai festival più prestigiosi, tra cui Festival de Pâques, Lucerne Festival, Les Chorégies d’Orange, Gstaad Menuhin Festival, Septembre Musical (Montreux), Robeco ZomerConcerten di Amsterdam, Grafenegg Festival e BBC Proms.

L’Orchestre de la Suisse Romande et son public photographiÈ lors du concert du centenaire le 30 novembre 2018 au Victoria Hall. © Niels Ackermann / Lundi13 / OSR

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