“La commedia delle donne” e l’invettiva “Dialogo estremo di una donna” 

Venerdì 25 e sabato 26 novembre arrivano due nuovi appuntamenti nel pordenonese per la XVIII edizione del festival “La Scena delle donne”, organizzata dalla Compagnia di Arti e Mestieri, diretta da Bruna Braidotti, e sostenuta da Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e Fondazione Friuli, in collaborazione con il centro antiviolenza Voce Donna Onlus Pordenone. Nella Giornata internazionale per la lotta contro la violenza sulle donne va in scena giovedì 25, in collaborazione con il Comune di San Giorgio della Richinvelda, presso il Teatro Don Bosco (ore 20.45), “La commedia delle donne”, con Bruna Braidotti e Bianca Manzari, spettacolo vincitore nel 2013 del Premio di drammaturgia femminile Mariangela Melato. Due attrici, per sopravvivenza e per arte, cercano di conciliare la loro vita quotidiana con il lavoro, attingendo alla Commedia dell’Arte e alle commedie di Carlo Goldoni in un mondo che non è registrato sulla loro indole, ma che sono costrette comunque a seguire, in modo inconsueto, fino al lieto fine che vedrà le due donne progettare il prossimo canovaccio studiato su misura, per loro.

Sabato 26 la Compagnia di Arti e Mestieri fa tappa, in collaborazione con il Comune di Cordovado, all’Auditorium Tondat, alle 20.45. In scena Dialogo estremo di una donna di e con Bruna Braidotti, accompagnata dalle musiche dal vivo di Nicola Milan. Ironico e provocatorio, lo spettacolo lancia una invettiva sarcastica, pungente ed ‘estrema’, contro l’acquiescenza femminile alla sopraffazione maschile. Uno spettacolo che vuole scuotere le donne e invogliarle a dissotterrare l’ascia di guerra per rifondare, a modo loro, il mondo da capo.

La XVIII edizione del festival “La Scena delle donne” si concluderà giovedì 22 dicembre 20.45, presso il Palazzo Ragazzoni a Sacile, con “Qui tra cielo e monte”, ideato e realizzato da Angela Poletto e Elena Bazzo Fedrigo. Con Bruna Braidotti, Angela Poletto al pianoforte, la soprano Elena Bazzo Fedrigo e Lorenzo Parravicini al violoncello. Sarà una coda “natalizia” del festival, incentrata su una scrittrice del nostro territorio, la contessa Elena Fabris Bellavitis.

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