Il periodo che sta vivendo l’Apu è particolare e giovedì 22 dicembre, entrando al palasport, si poteva notare che c’era qualcosa di strano.

Dopo essermi accertata del ritorno a bordocampo di coach Boniciolli, aver notato la presenza del nuovo arrivato, Alessandro Gentile, con la maglietta numero 5, e osservato il riscaldamento dei ragazzi, mi sono accomodata al solito posto.

Alla palla a due ho avuto la conferma che il clima non era il solito: i tifosi del settore D avevano deciso di non incitare la squadra, riassumendo il loro pensiero in uno striscione esposto in curva.

L’inizio della partita non è stato dei migliori, ma, pian piano, la squadra si è ritrovata trascinata dai due americani e soprattutto dal terzetto friulano, Cusin, Antonutti e Nobile, che ha dimostrato quanto ci tenesse a mettere in evidenza l’amore per la maglia e a ricompattare il gruppo. Non è certo passato inosservato, ad un certo punto, il gesto di Michele, il capitano, nei confronti di “Vito” che aveva appena segnato una tripla importante.

Nonostante tutto, è stato bello sentire i giocatori parlare tra di loro e vederli darsi coraggio a vicenda.

Con il passare dei minuti, tutto il pubblico ha capito il loro impegno e, nell’ultimo quarto, anche il settore D ha ripreso ad incitarli, ricordando che si vince solo lottando, concetto ribadito ai giocatori anche al termine della gara.

Alla fine hanno ottenuto una vittoria che ci auguriamo possa essere di buon auspicio in vista dei prossimi impegni e tutti i presenti hanno pensato di scambiarsi gli auguri di un sereno Natale.

Tra le curiosità della serata segnaliamo la presenza della signora Regina di 102 anni e di Kingsley Ehizibue, giocatore dell’Udinese, ospite per la prima volta al Carnera da quando è a Udine.

Nelle ultime ore è arrivata anche la notizia che Federico Mussini non è più un giocatore dell’Apu; lo ringraziamo per l’impegno e gli auguriamo i migliori successi professionali.

Alessandra

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