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Udine – “È un importante e innovativo progetto, quello
di telemedicina, attivato dal Distretto sociosanitario di Udine.
Parte con la ferma volontà, e necessaria esigenza, di estendere
questo tipo di risposta ai bisogni di salute della comunità
all’intero territorio regionale, per una sanità sempre più vicina
alle persone e per il superamento delle disuguaglianze, sociali e
territoriali: è un nuovo modello di assistenza prettamente
locale, di prossimità, che interviene per dare un servizio
essenziale in modo appropriato, concreto e puntuale alle nostre
comunità”.

Lo ha sottolineato il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia
con delega alla Salute Riccardo Riccardi intervenuto questa
mattina alla presentazione del progetto di telemedicina che si è
tenuta nella sede del Distretto sociosanitario di via San
Valentino, a Udine, alla presenza anche del sindaco Pietro
Fontanini e del direttore generale dell’Azienda sanitaria
universitaria Friuli Centrale Denis Caporale.

Si tratta di un sistema di telemonitoraggio domiciliare
effettuato tramite Centrale operativa a cura di alcuni medici di
medicina generale volontari. L’iniziativa è rivolta alle persone
che soffrono di scompenso cardiaco non grave; vede il
coinvolgimento e la collaborazione dell’erogatore del servizio di
assistenza infermieristica domiciliare per conto del Distretto,
attraverso il contratto già attivo con l’Ati Elleuno Life Cure.

“È indispensabile ripensare l’organizzazione del Sistema
sanitario regionale a livello territoriale ed è quanto stiamo
facendo, spesso in silenzio, ormai da tempo, anche tramite
l’attivazione, reale, di strumenti di ‘sanità digitale’, che
rappresentano un’opportunità irrinunciabile per fornire un
servizio sanitario in linea con l’epoca che stiamo vivendo” ha
sottolineato il vicegovernatore.

“La telemedicina è realtà già nella zona montana del Friuli
Venezia Giulia – ha ricordato il vicegovernatore -. Le aree
metropolitane e quelle meno popolate della nostra regione hanno
esigenze e necessità diverse e, di conseguenza, l’applicazione di
questa modalità di assistenza a distanza è tarata e centrata per
essere il più possibile efficace e risolutiva, nella necessità
giornaliera e con continuità”.

“È uno sforzo importante quello che stanno facendo i sanitari e i
cittadini per comprendere l’importanza di questo strumento, per
imparare a usarlo e per appropriarsene. A loro va il mio
ringraziamento – ha aggiunto ancora Riccardi -. Se prima della
pandemia avessimo avuto la possibilità di utilizzare questa
modalità di ‘relazione’ tra paziente e medico, avremmo affrontato
il duro momento del Covid-19 in maniera diversa”.

Il progetto prevede la possibilità di attivare il servizio di
telemonitoraggio domiciliare tramite la piattaforma ‘TeleCare
Connect’ e della relativa centrale operativa.

Nel corso del 2022 si sono svolti numerosi incontri di
preparazione per permettere l’avvio del progetto. I contenuti
sono stati definiti e condivisi tra medici di medicina generale
volontari afferenti il Distretto di Udine e la ditta erogatrice
del servizio, coordinati dalla Direzione del distretto.

I medici di medicina generale hanno selezionato alcuni pazienti
su base volontaria: a questi ultimi sono stati forniti i
dispositivi medici per la rilevazione dei parametri fisiologici
individuati e il telemonitoraggio è stato avviato a partire dallo
scorso dicembre.

“L’erogazione di alcune prestazioni di telemedicina quali la
televisita e la teleassistenza da parte dei medici di medicina
generale rappresentano elementi concreti di innovazione
organizzativa nel processo assistenziale, in linea con quanto
previsto dal Piano nazionale di ripresa e resilienza – Missione 6
salute” ha specificato infine Riccardi ricordando che importanti
fondi, nell’ordine dei milioni di euro, sono stati messi a
disposizione proprio dal Piano nazionale di ripresa e resilenza
per potenziare la telemedicina.

Il vicegovernatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Salute Riccardo Riccardi alla presentazione del progetto di telemedicina

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