Nella giornata di San Valentino il 14 febbraio a Udine si inaugura in Via Prachiuso, ma con entrata anche da Piazza I Maggio una mostra gradevolissima, tant’è che prima dell’inaugurazione ci sono già alcune visite.
Comincio a descrivere le autrici e gli autori.
Marialisa Povegliano Bullone
Una scultura raffinata presenta una concezione del mondo per cui gli spazi che ci circondano sono impenetrabili e misteriosi.
L’artista non svela il mistero ma lo rende carico di suggestione.
Rosanna Sabbadini offre un abbraccio in mezzo alla natura, gli amanti sono circondati di papaveri. I toni rossi e verdi si sposano gradevolmente.
Cinzia Ronchi squarcia con una luce che proviene dal fondale, un primo piano costruito su intuizioni astratte. La superficie materica è ricca di frammenti segnici.
Marina Coccolo figlia d’arte vive di intuizioni grafiche, di tracce leggere e di slanci alla periferia tra figurazione surreale. Il disegno è elaborato, elegante, sedimentato nella riflessione interiore.
Marson indaga il mondo delle piccole cose, ma si interroga sul mistero del dubbio e scruta il cielo con il suo fascino carico di domande scientifiche e fideistiche.
Nello Peressini respira paesaggi in cui la vastità dell’emozione può essere sintetizzata nel disegno, in cui la natura e l’architettura del luogo costituiscono l’elemento dominante. Segno e colore si coniugano in un abbraccio palpitante.
Barbara Malamocco ci invita ad entrare in una scelta fotografica che ci conduce dal particolare agli spazi dilatati. La scelta del bianconero accentua le forme, innerva cose e paesaggi.
Luciano Lunazzi con il suo estro irregolare e le sue intuizioni rimane impensabile costruttore di sogni, umile artigiano delle idee.
Claudia Franz assembla, unisce, raccorda frammenti, il procedimento implica un paziente lavoro di costruzione e sottende una sottile ironia.
Alida Liberale si esprime con una forte passione per la decorazione anche in questa mostra offre superfici dorate, vasti fondali, suggestioni di volti enigmatici. È un lavoro che sorge da motivazioni forti e determinate, diligente e continuativo.
Gianni Scognamiglio possiede una pennellata pulita e di qualità che invade spazi profondi. Il retroterra storico di questo artista è figurativo, ma il messaggio dell’astrattismo ha attraversato la sua vita ed emerge in ampia parte della sua produzione.
Giovanni Gabassi fa vivere grandi spazi con fitte ragnatele di segno-colore, con intrecci quasi nervosi. Varie simbologie si coniugano con una fertile fantasia irriducibile.
Gianni Strizzolo direttore di Udinese Life si propone con fotografie che suggeriscono un paesaggio emozionante, un abbraccio amoroso, un fiore primaverile. Tre immagini per definire l’amore per la natura, per la vita, per l’incontro con esse.
Concludiamo questa carrellata citando i collaboratori dell’iniziativa: il Circolo Mansi, Italian Secret Casa degli Artisti, Club per l’Unesco di Udine.
La mostra visitabile in questi giorni trova spazio nel suggestivo Chiostro di Santa Maria delle Grazie a Udine.
Vito Sutto