Il Teatro Luigi Bon di Colugna di Tavagnacco ospiterà sabato 18 febbraio, alle 20.45, l’unico appuntamento nel Circuito ERT de La vita al contrario, adattamento teatrale firmato da Pino Tierno de Il curioso caso di Benjamin Button, racconto pubblicato nel 1922 da Francis Scott Fitzgerald e divenuto lungometraggio nel 2008 con la regia di David Fincher e l’interpretazione di Brad Pitt. Sul palco del Teatro Bon salirà, nel ruolo del protagonista, Giorgio Lupano, accompagnato da Elisabetta Dugatto. La regia è di Ferdinando Ceriani, mentre la produzione è dei goriziani Artisti Associati.
In una messinscena onirica e suggestiva, Lupano dà anima e corpo alla storia dell’uomo nato anziano che ha vissuto la sua vita all’incontrario. Ambientata in Italia dall’Unità fino ai primi anni Sessanta, La vita al contrario racconta la favola di Nino Cotone, nato ottantenne nel corpo di un bambino che vive (ma solo nell’aspetto) una vita inversa. Vittima di un curioso scherzo del destino, affronta l’infanzia come se fosse un anziano e la vecchiaia come se fosse un bambino.
«Capita a tutti di sentirsi diversi in un modo o nell’altro, ma andiamo tutti nello stesso posto, solo che per arrivarci prendiamo strade diverse…» all’inizio dello spettacolo Nino apre la sua valigia e ne tira fuori una vecchia cartella ricolma di fogli ingialliti: è il racconto della sua vita.
Nel suo adattamento Pino Tierno rimane fedele il più possibile all’opera originale servendosi della voce narrante del protagonista, proprio come faceva spesso Fitzgerald nelle sue opere. Il regista ha italianizzato la storia e la messa in scena è accompagnata dai suoni e dalle melodie che hanno caratterizzato l’arco storico che va dalla fine dell’Ottocento – passando per le due guerre mondiali – fino al boom economico. In questo allestimento Giorgio Lupano dà voce, movenze, tridimensionalità a numerosi personaggi, in un gioco interpretativo che tocca tutte le corde: dal comico, al grottesco, al drammatico. Accanto a lui, una figura femminile accompagna l’intera vita del protagonista; prenderà prima le sembianze dell’infermiera che assiste sconvolta alla sua nascita e poi della balia che lo accudisce bambino nelle sue ultime ore di vita. Al centro della storia, l’amore per la moglie Bettina, ma anche le avventure con le altre donne con cui vivrà gli sfrenati anni della sua maturità.
Parola, musica, immagini, canzoni sono gli ingredienti del racconto di una vita in cui il tempo, sottratto alla natura convenzionale che l’uomo gli ha attribuito, si reinventa e fa riflettere sul senso di un’esistenza non più scandita dalle lancette ma dai sentimenti.