IL COLLETTIVO BERLINESE RIMINI PROTOKOLL AFFRONTA LA CRISI CLIMATICA

CON UNA PERFORMANCE COSTRUITA A DISTANZA,

C’è una crisi! E in tempi di crisi globale è tutta una questione di cooperazione internazionale. Tuttavia, questa volta la crisi viene affrontata localmente, a nome del mondo: in una conferenza per la quale nessuno ha bisogno di prenotare un volo o salire su un treno. Una performance a cui gli esperti e i relatori invitati non appaiono fisicamente, ma sono rappresentati da persone che ricevono il loro copione solo all’inizio della loro presentazione.

La compagnia berlinese e collettivo artistico Rimini Protokoll, formato da Helgard Haug, Stefan Kaegi e Daniel Wetzel caratterizzato da un’incessante sperimentazione dedicata alla scoperta e all’elaborazione di nuovi linguaggi e formati artistici, in scena sabato 25 marzo ore 20.30 al Palamostre per laStagione Teatro Contatto con la performance La conferenza degli assenti in tournée in città europee e internazionali: Belgrado, Bruxelles, Lisbona, Lussemburgo, Madrid, Roma, Biennale di Architettura di Venezia, Praga, Santiago del Cile, Parigi, Messico, Seoul, Berlino, Instanbul.

La conferenza degli assenti trasforma il teatro in un «medium» utile alla cooperazione globale. La performance è infatti, a tutti gli effetti, una conferenza internazionale senza viaggi, emissioni di CO2, collegamenti video e malfunzionamenti. In La conferenza degli assenti, il pubblico osserva le persone della propria città mentre assumono l’identità di un oratore assente.

La telepresenza da digitale si trasforma in una presenza performativa che modifica e altera le regole della rappresentazione: in scena le parole di scienziati e filosofi e le tesi contraddittorie sulle conseguenze della globalizzazione sono consegnate al teatro e al suo pubblico. Sono gli spettatori, infatti, ad assumere il ruolo di “avatar” degli esperti assenti, diventando portatori di idee e acquisendo giocosamente le biografie dei relatori rappresentati. 

L’assenza crea uno spazio per nuove interpretazioni e prospettive inaspettate, mentre la regia a distanza di Rimini Protokoll dà vita a un gioco teatrale fatto di traduzioni e di corpi, strumenti per veicolare e discutere le problematiche del nostro presente.

Ghostwriter e speechwriter, co-autori e registi allo stesso tempo, Rimini Protokoll trasforma la co-autorialità del documentario in regia a distanza. 

Per allestire La conferenza degli assenti, diretta da Helgard Haug, Stefan Kaegi, Daniel Wetzel anche ideatori e drammaturghi del progetto, sono previsti 3 giorni di premontaggio e prove con la presenza di 11 tecnici e collaboratori sul palcoscenico.  

La voce conduttrice di Lisa Lippi Pagliai e le voci suggeritrici di Daniele Natali e Evelina Rosselli forniranno agli spettori le indicazioni.

I video e le luci sono curati da Marc Jungreithmeier e il suono da Daniel Dorsch
La ricerca e la drammaturgia sono affidati a Imanuel Schipper, Luder Pit Wilcke.

Per Teatro Contatto, Rita Maffei è assistente alla regia, Sonia Brigandì assistente di produzione. 

La conferenza degli assenti è una produzione Rimini Apparat
in coproduzione con Staatsschauspiel Dresden, Ruhrfestspiele Recklinghausen, HAU Hebbel am Ufer (Berlin) e Goethe-Institut.

CHI SONO I RIMINI PROTOKOLL

Helgard HaugStefan Kaegi e Daniel Wetzel hanno fondato il collettivo Rimini Protokoll nel 2000 e da allora hanno declinato il loro lavoro in più ambiti disciplinari. Opera dopo opera hanno ampliato i mezzi del teatro per creare nuove prospettive sulla realtà. 

Per il proprio lavoro, il collettivo è stato insignito del Leone d’Argento alla Biennale Teatro di Venezia nel 2011. Nel 2020, I Rimini Protokoll aprono la Stagione Teatro Contatto 29 con Best Before, 200 spettatori 200 avatar provvisti di joystick.

Rimini Protokoll spesso sviluppa le proprie opere teatrali o le proprie installazioni performative e i propri spettacoli audio insieme a esperti che hanno maturato le proprie conoscenze e competenze al di là del teatro. Inoltre, il collettivo ama provare a riprodurre le strutture sociali nel formato teatrale. Molte delle loro opere sono caratterizzate dall’interattività e da un uso giocoso della tecnologia. 

Tra i numerosi premi, si sono aggiudicati l’NRW-Impulse-Preis per Shooting Bourbaki (2003). Per Deadline (2004), Wallenstein – una messa in scena documentaria (2006) e Situation Rooms (2014) sono stati invitati al Berliner Theatertreffen. Schwarzenbergplatz (2005) è stata nominata al premio teatrale austriaco Nestroy. Mnemopark si è aggiudicata il Premio della Giuria al festival Politik im freien Theater di Berlino nel 2005, mentre Karl Marx: Il Capitale, Primo Volume nel 2007 si è aggiudicata sia il premio speciale del pubblico al Festival Stücke che il Mülheimer Dramatiker Preis. Il collettivo Haug/Kaegi/Wetzel si è aggiudicato un premio speciale al Deutscher Theaterpreis DER FAUST nel novembre 2007 e il Premio Europa per il Teatro nella categoria «Nuove realtà» nell’aprile 2008. L’anno seguente si sono aggiudicati l’Hörspielpreis der Kriegsblinden per Karl Marx: Il Capitale, Primo Volume (per il quale era in nomination anche Peymannbeschimpfung). La videoinstallazione multimediale Situation Rooms sull’industria delle armi si è aggiudicata l’Excellence Award del 17° Japan Media Festival. Nel 2014 si sono aggiudicati il Deutscher Hörspielpreis der ARD, e nel 2015 il Deutscher Hörbuchpreis der ARD. Nello stesso anno, Stefan Kaegi e i Rimini Protokoll si sono aggiudicati il Gran Premio svizzero di teatro. 

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