Sarà difficile non vedere più in campo la maglia numero 9 di Miki. Ormai era una certezza per i tifosi e un orgoglio per tutto il Friuli vederlo guidare la squadra durante le partite dentro e fuori dal campo.
Al di là dei meriti sportivi rimangono la grande disponibilità con i tifosi e il grande amore per il basket che lo ha portato spesso ad andare nelle scuole a raccontare la sua storia.
Per tutti rimarrà il Cigno di Colloredo e, sicuramente, ci saranno altre occasioni per incontrarlo e ringraziarlo di aver messo tutto l’impegno per difendere i colori della città.
Personalmente mi mancherà il saluto dal campo prima della partita, ma gli auguro di trovare nuovi stimoli per un nuovo capitolo della sua “storia”.
Alessandra