L’UMANA REYER VENEZIA SI AGGIUDICA IL SECONDO BASKETBALL “IN” JESOLO – MEMORIAL LUCA SILVESTRIN: 93-75 CONTRO TREVISO La formazione di Neven Spahija vince la finalissima, con Barry Brown Jr. (25 punti) nominato MVP della manifestazione; al terzo posto Reggio Emilia, che supera in extremis Pesaro grazie a una bomba di Galloway a sette decimi dalla sirena conclusiva: grande spettacolo al PalaCornaro

E’ l’Umana Reyer Venezia ad aggiudicarsi la seconda edizione di Basketball “IN” Jesolo – Memorial Luca Silvestrin: l’evento organizzato dalla Associazione Che Spettacolo, in collaborazione con la città di Jesolo ed il BC Jesolo, ha animato per due giorni il PalaCornaro con il grande spettacolo della pallacanestro di Serie A, ad una settimana dall’inizio ufficiale della stagione 2023/2024. La giornata di domenica ha visto svolgersi le finali di una manifestazione che ha l’intento di ricordare una grande persona del mondo della pallacanestro e, grazie allo sforzo organizzativo dell’Associazione del Presidente Massimo Piubello, ha portato un vero e proprio spettacolo in quel di Jesolo, sia nella giornata di semifinali che in quella conclusiva.

Nella finale valida per il terzo e quarto posto, Pesaro parte con McCallum, Bluiett, Stazzonelli, Ford e Totè, mentre Reggio (che lascia a riposo Hervey in via precauzionale) si schiera con Weber, Galloway, Vitali, Chillo e Faye: i marchigiani iniziano molto “aggressivi” in difesa e infatti dopo due minuti e mezzo hanno già quattro falli a loro carico. Dopo i primi minuti di equilibrio con Totè che fa valere il suo fisico e Faye che commette il secondo fallo, Reggio Emilia opera un triplo cambio con Atkins, Smith e Cipolla: l’impatto della panchina è notevole, Cipolla segna da sotto, Smith piazza un tiro dalla media e serve un ottimo assist a Vitali che colpisce da tre punti. Parziale di 0-7 per Reggio, con Buscaglia costretto a chiamare time out (9-14 a 3’05’’ dalla prima sirena). Al rientro, Pesaro si scuote dal perimetro: Visconti (1/3da due, 3/4 da tre, 4/4 ai liberi, 5 falli subiti) e due volte di fila Bluiett bruciano la retina dalla lunga (18-16), poi però Galloway ed Atkins finalizzano due conclusioni che portano Reggio avanti di tre.

Il secondo periodo si apre con un pregevole canestro di Smith in esitazione (18-23): Pesaro prova la difesa a zona, ma subito Galloway la perfora con una bomba. Il match diventa piacevole dal punto di vista offensivo, Pesaro inanella un 6-0 di break con Maretto, Visconti e Tambone (6/11 dal campo, 1/1 in lunetta): il play italo- svizzero si erge a protagonista con sette punti di fila (34-32), ma Reggio Emilia non molla la presa e rimane sempre lì, grazie alla leadership di Michele Vitali, abile a segnare da tre e conquistarsi il fallo di Bluiett, trasformando i liberi. L’americano di Pesaro, però, è ispirato e segna sia da fuori che in avvicinamento a canestro, propiziando il 44-43 marchigiano a metà gara.

Il terzo periodo viene inaugurato dalla tripla di Ford e un libero di Stazzonelli (48-43), ma l’antisportivo di McCallum su Weber costa quattro punti a Pesaro, con Reggio che rimane a contatto. In generale, le due formazioni sono “calde” dalla lunga distanza, con Stazzonelli, Galloway e Ford che si scatenano (54-52). Sotto canestro, Reggio Emilia ha un Faye che si fa sentire a rimbalzo offensivo, poi Buscaglia risponde con i centimetri di Fainke che ingaggia un duello “tutto senegalese” nel pitturato: quando Visconti poi indovina cinque punti di fila, ecco che Pesaro scappa sul +7 (68-61), prima del semigancio mancino di Atkins che fissa il punteggio sul 68-63 del 30’.

L’ultimo quarto vede Reggio Emilia reggersi su Atkins (6/9 da due, 1/2 da tre, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi): il lungo biancorosso indovina un tap-in e un tiro dalla media per il 69-72, ma Visconti e Mazzola continuano a tenere avanti una Pesaro che non ha alcuna intenzione di farsi superare. La partita rimane costantemente in equilibrio, ma quando Galloway inizia a prendere ritmo ecco che l’attacco di Reggio Emilia diventa ancora più fluido: cinque punti di fila dell’americano fissano il 78-76, poi Weber pareggia a quota 78. Priftis prova la difesa a zona negli ultimi due minuti e mezzo e la mossa paga: si arriva all’83 pari con un doppio errore di Reggio Emilia in attacco. Pesaro può provare un attacco ma Ford non segna da tre: rimangono pochi secondi, sufficienti a Galloway (2/3 da due, 6/9 nelle triple, 2/2 ai liberi) per piazzare il canestro del definitivo +3, con una bomba che a sette decimi dalla fine consegna il terzo posto alla UnaHotels.

La finalissima fra Treviso e Venezia, invece, vede partire la Reyer con il quintetto De Nicolao, O’Connel, Parks, Simms, Tessitori; risponde Treviso con Booker, Harrison, Young III, Allen e Paulicap: parte bene la Nutribullet con un 4-0 iniziale, ma ci vuole poco per Venezia, che ha la presenza di Tessitori (6/8 dal campo, 5/6 in lunetta, 6 rimbalzi, 5 falli subiti) dentro l’area, con un canestro da sotto e un assist per O’Connel. La Reyer è molto precisa dalla lunga distanza, a differenza di una Treviso che forza un po troppo all’inizio: Vitucci cerca di arginare l’emorragia con un time out a 4’46’’ dalla fine del primo quarto (6-11), ma Venezia si scatena con Simms che prende la linea di fondo e schiaccia di prepotenza, mentre il neoentrato Brown Jr. segna subito col fallo per il 10-18. L’ingresso di Mezzanotte fa bene a Treviso: il lungo classe ’98 di scatena con sette punti di fila (17-21), ma nel finale Venezia sfrutta due liberi di Brooks e un altro gioco da tre punti di Brown Jr. per andare a +9.

A inizio secondo quarto Bowman suona la carica per Treviso con un canestro e fallo (20-26), ma Venezia è concreta e sfrutta ogni particolare: Brown Jr. (5/7 da due, 4/7 nelle bombe, 3/4 ai liberi) intercetta un pallone e schiaccia il +10, poi Tucker in penetrazione resiste al contatto e sigla un canestro spettacolare (22-33). Treviso cerca di reagire con Paulicap che segna e subisce il fallo antisportivo: un libero a segno e gap che si riduce sotto la doppia cifra (27-36), ma due bombe consecutive della coppia Casarin-Tucker riportano l’inerzia dalla parte dell’Umana. Treviso cerca di stoppare l’emorragia con un minuto di sospensione ma non serve, perchè al rientro c’è un’altra tripla di O’Connel, per il +18 Venezia. Harrison non vuole mollare e infila due liberi e un tiro pesante (34-48), poi il finale di frazione è tutto di Parks, che risulta prezioso in attacco tanto da segnare allo scadere il tiro dalla media del 36-54.

A inizio terzo periodo, Venezia rimane per quasi quattro minuti senza segnare grazie all’ottima difesa Nutribullet, che però dal canto suo riesce ad andare a referto solamente con Allen da sotto (38-54). Spahija chiama time out per sbloccare il suo attacco e infatti i canestri di Tucker e Parks sono come ossigeno per una Reyer che riesce a tenere a debita distanza la formazione di Vitucci: Harrison prova ancora una volta a caricarsi sulle spalle l’attacco trevigiano, che però ha percentuali troppo basse dalla distanza per impensierire una Venezia che grazie alla presenza di Tessitori nel finale di frazione amplia il margine a venti punti (48-68).

L’ultima frazione si apre con tre liberi di Booker (51-68) dopo un fallo subito su tiro da tre: Young III sembra sbloccarsi con una tripla, ma da sotto è Tessitori che continua ad essere un martello. Sul perimetro, invece, l’MVP della manifestazione Barry Brown Jr. fa il diavolo a quattro: il playmaker dell’Umana infila due bombe consecutive che ampliano il gap a +25 (57-82). Gli ultimi minuti vedono Treviso cercare di limare il gap, soprattutto grazie a un Ky Bowman (5/12 al tiro, 2/2 ai liberi, 5 rimbalzi , 3 falli subiti) letteralmente scatenato, che piazza tre tiri pesanti di cui uno anche con fallo annesso: si arriva fino al 93-75 con cui l’Umana Reyer Venezia conquista il secondo Basketball “IN” Jesolo – Memorial Luca Silvestrin.

Grande commozione, alla fine, nel ricordare Luca Silvestrin durante le premiazioni, con il Presidente dell’Associazione Che Spettacolo Massimo Piubello che ha consegnato un omaggio floreale alla famiglia Silvestrin, chiudendo così al meglio una due giorni ancora una volta di primissima qualità.

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