FAGAGNA. Al Museo di Cjase Cocèl arriva Pinocchio. O, meglio, arrivano “i Pinocchio”. Sì, perché sono oltre una cinquantina i burattini che animeranno la speciale mostra dedicata al burattino-bambino più famoso del mondo, pronta all’inaugurazione di sabato 30 settembre alle 17.30 con un evento spettacolare e tante sorprese. L’Ecomuseo il Cavalîr ha lavorato alacremente negli ultimi mesi per rendere l’esposizione un’esperienza unica, per i più piccoli ma anche per gli adulti. È stata infatti dislocata in museo una cospicua parte della preziosa collezione che Guglielmo Biasutti, già sindaco di Forgaria a cavallo tra gli anni ’90 e 2000, studioso e appassionato dell’opera di Collodi, ha raccolto nel tempo, con lo scopo di riunire le molteplici forme in cui il personaggio è stato rappresentato nelle diverse parti del mondo (la sua storia è stata tradotta in 126 lingue!). La raccolta si compone infatti di testi illustrati, pubblicati in epoche e Paesi diversi, e di innumerevoli manufatti artistici, tra i quali l’esperienza del collezionista ha saputo riconoscere pezzi unici di notevole importanza.

Ci saranno poi due esperienze immersive, ricreate grazie agli allestimenti a cura di Antonio della Marina e Alessandra Zucchi di Spazioersetti, nonché degli artigiani fagagnesi Gilberto Secco e Claudio Pravato, che con inventiva e maestria hanno ricreato due ambientazioni uniche: il Paese dei Balocchi e il ventre della balena, dove i visitatori potranno sentirsi davvero al centro della storia.

La mostra è organizzata in nove tappe, ciascuna associata a un audio fruibile dal visitatore tramite codice qr o audioguida, all’interno del museo della vita contadina fagagnese, per offrire una esperienza culturale, ludica ed educativa fruibile a tutte le età. I più piccoli, con il coinvolgimento degli Istituti scolastici del territorio collinare e gli insegnanti, potranno fruire di speciali visite guidate, momenti divertenti e di riflessione sugli insegnamenti della favola. Grazie a una progettualità supportata dal metodo Eas (episodi di apprendimento situato) si creerà infatti una attività continuativa con l’ambito scolastico, in cui la visita alla mostra sarà parte di un percorso educativo: i ragazzi saranno anche stimolati a creare un loro elaborato, che diventerà parte dell’itinerario espositivo.  

Appuntamento dunque a sabato 30 settembre: a dare avvio alla mostra, oltre alle autorità, al sindaco Daniele Chiarvesio, alla presidente dell’Ecomuseo Anna Baldo e al direttore di Cjase Cocèl, interverrà il professor Giampaolo Borghello dell’Università di Udine.

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