Gli alpini compiono 151 anni. Dopo la firma del decreto di Vittorio Emanuele II, a Napoli il 15 ottobre 1872, il Corpo ha mantenuto vive le sue tradizioni di valore, di eroismo e dopo la Grande Guerra con la nascita dell’Associazione Nazionale Alpini ha portato e porta avanti ininterrottamente da 104 anni la sua missione di solidarietà nei confronti di chiunque presenti un bisogno, sia per una calamità naturale, sia per una disabilità, si per povertà. Gli alpini sono sempre presenti e non si fermano: le loro file invecchiano ma lo spirito è rimasto immutato nel tempo.
“Continueremo – ha detto il presidente nazionale Sebastiano Favero – ad essere presenti ovunque ci sarà bisogno. Oggi siamo a Lodi per festeggiare il raduno del 2° Raggruppamento e sono presenti gli alpini a migliaia, mentre la popolazione già ieri ha dimostrato quale sia l’affetto nei confronti delle penne nere”. Un affetto e un consenso che sono andati crescendo come ha ricordato il vescovo di Lodi mons. Maurizio Malvestiti durante la Messa di ieri pomeriggio in Duomo: “Gli alpini costituiscono una riserva di amore capace di portare ovunque solidarietà. Siete costruttori di pace non a parole: avete difeso la terra dei padri con coraggio, siete accorsi nelle emergenze e nelle calamità”.
“In questa giornata in cui si celebra la nascita degli alpini – ha concluso il presidente Favero – trasmetto a tutti i soci della nostra amata associazione e a tutti i fratelli in armi il mio più sincero e caloroso abbracci alpino. Viva l’Italia, viva gli alpini!”.