Oltre 150 incontri con operatori del turismo e dell’agroalimentare da tutto il mondo. Sono stati ottimi i contatti stretti dalle 12 imprese rappresentanza friulana a “Mirabilia 2023”, il doppio evento con Borsa del turismo culturale e Food&Drink che ha reso in questi giorni l’isola di Lipari il centro del turismo mondiale. Tutto questo grazie a Mirabilia, il network tra 21 enti camerali italiani – la Cciaa Pordenone-Udine è tra i fondatori –, uniti per la promozione comune delle economie che ospitano i siti Unesco e che ogni anno organizza in una città Mirabilia le borse internazionali per gli operatori.
Sull’isola dell’arcipelago delle Eolie sono arrivati buyer da tutto il mondo, pronti ad incontrare i “seller” di ogni area Mirabilia d’Italia attraverso una serie di appuntamenti B2b. L’evento è stato coordinato dalla Camera di Commercio di Messina, presieduta da Ivo Blandina, e la delegazione friulana è stata coordinata dalla Camera di Commercio Pn-Ud, con la presenza del presidente Giovanni Da Pozzo e del segretario generale Maria Lucia Pilutti. I rappresentanti istituzionali, oltre ad accompagnare le imprese friulane, sono intervenuti agli eventi di approfondimento che hanno coinvolto, oltre ai vertici di tutte le Camere coinvolte, anche autorità ed esperti del comparto, per un confronto a360 gradi sullo sviluppo del turismo culturale legato alle città Unesco. Oltre 200 sono stati nel complesso gli operatori economici (appartenenti ai settori turismo e food) che hanno avuto la possibilità di incrociare e presentare le loro offerte a 103 buyers provenienti da 15 Paesi di tutto il mondo, con un totale di circa 3000 appuntamenti in agenda in una sola giornata. «Mirabilia 2023 è stata nuovamente una tappa importantissima nel percorso di questa rete – ha commentato il presidente Da Pozzo –. Un network che guarda al futuro, perché crescerà ancora insieme a Isnart, l’Istituto Nazionale Ricerche Turistiche. Il turismo è un primario motore economico del Paese.: dai dati di Isnart si evince che il 33% dei turisti stranieri viene in Italia per aspetti culturali e quindi per visitare siti Unesco, il 17% per gli aspetti paesaggistici e il 13% per quelli enogastronomici. È evidente che una proposta forte, coordinata, sostenibile e innovativa su questi fronti è fondamentale per valorizzare le nostre terre e il prezioso binomio cultura ed economia che esprimiamo al meglio».
Nel corso della giornata isolana è stato anche firmato un protocollo d’intesa con Slow Food e si è avviato il dialogo con Conai.