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Sette ventilatori la osservano a diversa altezza, punti prospettici differenti per scoprire Penelope.
I proci sono ventilatori metallici,colore argento.
Uomini a cercare una donna, per denudarla e mangiarla.
Ma anche lei ha fame e rimanda e ricorda cibo e voracità.
Un giorno… all’improvviso scopre anche il mondo dei maschi da stadio,con i loro cori e le piadine da mangiare tra primo e secondo tempo.
Un drammatico e ironico monologo di sessanta minuti tra una poltrona consunta e un palco che si inebria di fumo ossessivo.
Udinese residente a Roma, Martina Badiluzzi ha scritto e diretto lo spettacolo.
Debutto a Contatto, Penelope ha entusiasmato il San Giorgio.
Al solito Contatto offre un postspettacolo incontrando il pubblico per dibattere e anche rifinite le percezioni.
Il suo definito deserto emotivo, vi pare invece un giardino raffinato di sentimenti.
Vito Sutto
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