Alla scoperta di un cielo diverso

Nei giorni scorsi si è avuta la notizia della scoperta di due grosse pietre circolari, di circa 50 cm di diametro e 30 cm di profondità, rinvenute all’ingresso del Castelliere di Rupinpiccolo (TS) e studiate da un astronomo dell’Inaf di Trieste, Paolo Molaro, e un archeologo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e dell’Ictp, Federico Bernardini.

Una delle due pietre si ritiene che rappresenti il Sole, mentre l’altra potrebbe essere la più antica mappa celeste mai scoperta; su di essa sono stati individuati 29 segni, 24 su un lato della pietra e 5 sull’altro.

Tutti i segni, tranne uno, sono sovrapponibili alle stelle dello Scorpione, di Orione, delle Pleiadi e probabilmente, considerando anche i 5 segni sul retro della pietra, di Cassiopeia. 

Lo studio risulta molto complesso e tanti sono ancora i quesiti, ma sicuramente questa scoperta getta nuova luce sulla storia dei nostri territori.

Alessandra 

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