Oramai la vicenda è più che nota e chiare sono le responsabilità del delitto di Porzus, ma ogni anno l’Apo, l’organizzazione dei partigiani della Osoppo, rende omaggio ai suoi caduti, i primi, come viene ribadito spesso, a pagare per l’ italianità delle nostre terre, i primi a subire il dramma della lunga guerra fredda che contrapporra ‘ i due blocchi democratico e comunista per molti anni.
Le cerimonie di memoria si susseguono ogni anno, puntualmente a febbraio, mese che induce ai ricordi dei trucidati nelle malghe .
Anche quest’anno l’incontro ha sottolineato i valori della democrazia e della libertà, di cui De Gregori, Valente, Pasolini e gli altri, furono portabandiera.
In questi giorni inoltre, pensare alla pace richiama al dramma dell’Ucraina e della Palestina.
Da questi nostri monti s i leva il monito, che alza la voce per la pace e la libertà.
Le generazioni più giovani possono raccogliere questi messaggio e custodirlo perché prezioso insegnamento.
Vito Sutto