Canzone inedita, interamente cantata dal Maestro grazie al recupero – reso oggi possibile con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale

Il 30 marzo 2024, esattamente a 11 anni dalla scomparsa di Franco Califano, Azzurra Music pubblica su formato vinile 45 giri e su tutte le piattaforme digitali il singolo “SERENATA A ROMA” (Califano – Del Giudice – Zeppieri).

È una canzone inedita, interamente cantata dal Maestro grazie al recupero – reso oggi possibile con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale – della sua voce originale, estrapolata da una vecchia audiocassetta degli inizi anni ’80, sin qui custodita gelosamente da Frank Del Giudice: un classico “provino” registrato in casa.



Franco Califano era stato in qualche modo profetico quando dichiarava “Non escludo il ritorno”, addirittura chiedendo che la frase venisse incisa sulla sua lapide.
Dopo esattamente undici anni dalla sua partenza terrena e a quattro decadi dalla registrazione artigianale di un vecchio provino ancora incompleto, la sua voce oggi dà vita ad un nuovo singolo, anticipato sulle piattaforme digitali a partire da venerdì 29 marzo. Ciò è stato reso possibile grazie all’indispensabile e provvidenziale aiuto dell’Intelligenza Artificiale, che ha saputo estrapolare da una vecchia musicassetta (degli inizi degli anni ’80) le frequenze vocali del Califfo, distinguendo il suo canto dal resto degli accordi della chitarra provvisoria di un provino che fino ad allora era apparso solo come prezioso reperto, ma assolutamente inutilizzabile ai fini discografici e divulgativi.

Con la “demo” di Califano sinora custodita negli archivi di Frank Del Giudice, oggi quelle note, quelle parole e quei graffi vocali di Franco sono stati “riportati in superficie” e subito dopo completati. Sempre grazie al lavoro dell’Intelligenza Artificiale, che ha saputo “ricostruire” attorno alla voce ritrovata del Califfo anche le frasi di testo che mancavano, imparando e leggendo dallo spartito – attraverso le istruzioni dettate dall’esempio della voce e delle note esistenti – le parti che non ancora erano state scritte e cantate.

L’operazione non sarebbe stata possibile senza l’aiuto competente, professionale e instancabile di un ingegnere informatico che vive a Lisbona: E.T. (come il personaggio creato da Spielberg), ovvero le sue iniziali altrettanto immaginifiche che ne rappresentano il marchio di fabbrica: “E.T. Engineering”.

Il produttore artistico Alberto Zeppieri – Deus ex machina del progetto “Sarò Franco, canzone inedite di Califano” – lo scorso inverno lo ha raggiunto in più occasioni, anche volando appositamente a Lisbona dal suo buen retiro dell’isola di Sal (Capo Verde), per poter infine portare a casa il prezioso risultato.

Una lavorazione che pare trovarsi a metà strada tra la paziente ricerca delle tessere mancanti di un mosaico completamente artigianale, “contaminata” da ciò che potrebbe avvicinarsi ad una missione avveniristica da attribuire alla NASA.

Indubbiamente il processo lavorativo è stato suggerito dall’incredibile risultato di “Now and Then”, l’iniziativa realizzata dai Beatles quando Paul McCartney (su input di Yoko Ono) è finalmente riuscito a ricavare la sorgente di voce di John Lennon da una musicassetta quasi risalente allo stesso periodo di quella del Califfo.

Conteneva una canzone appena abbozzata, registrata dallo stesso John nel salotto della sua casa di Manhattan: una take solamente di voce e piano, senza l’aiuto di alcun tecnico del suono. Peccato che così le frequenze del pianoforte rendevano impossibile (fino ad oggi) poter ricavare la voce pulita per costruirci attorno un nuovo arrangiamento. La “learning machine” e l’Intelligenza Artificiale, assieme a tanta pazienza e perizia, hanno poi reso la cosa possibile.

«Le nuove possibilità che software ed algoritmi oggi consentono – afferma Alberto Zeppieri – credo che potranno permetterci di tentare ancora nuovi esperimenti sulla voce del Maestro. Ma senza la competenza e la continua ricerca degli ingegneri informatici e senza la metodica e costante cura di Frank Del Giudice – compositore di fiducia, amico fraterno e fido “notaio” di Franco negli anni più importanti e prolifici della sua carriera – non sarebbe mai stato possibile ritrovare e ridare vita a delle autentiche perle musicali.»

«Viviamo in un’epoca in cui gli algoritmi – specifica il responsabile di “E.T. Engineering” – sono capaci di realizzare ciò che per anni abbiamo visto solo nei film di fantascienza. Ripulire, restaurare e riaccendere la voce di Califano è stata un’esperienza unica e coinvolgente, ma un algoritmo da solo resta un algoritmo. La vera magia risiede nella dedizione, nell’intuito e nella passione, che sono prerogative dell’essere umano. Sono stati questi elementi a elevare la qualità del risultato ad un livello superiore. Non ci siamo accontentati di riavere la voce di Califano: volevamo che fosse in grado di farci emozionare. Spero che questa emozione arrivi a chi la ascolterà, così come è arrivata a noi quando l’abbiamo realizzata.»

«Il 29 febbraio 2024 – aggiunge Frank Del Giudice – quando Alberto Zeppieri e Roberto Cetoli mi hanno invitato a Verona per ascoltare il risultato del loro lavoro (ovvero la ricostruzione della canzone, arrangiata e suonata ex novo attorno alla voce ritrovata di Franco), ho capito cosa Alberto intendeva dire con: “Ti faremo piangere di commozione”. Dopo l’audizione del brano finito, non riuscivo a parlare, non potevo esprimere il mio senso di liberazione: è stato come se un immenso macigno si fosse sollevato dal mio cuore.

Ho ritrovato il sogno che Franco aveva immaginato, quando con me iniziò a scrivere la sua serenata pensando magari di affidarla a Renzo Arbore, che in quegli anni spopolava in tutto il mondo coi mandolini e i cori da canzone popolare della sua “Orchestra Italiana”.»

Una curiosità: il testo del “Califfo” appare oggi profetico anche considerando – a due mesi dall’addio a Sandra Milo – l’omaggio che Franco le ha dedicato attraverso una tenera citazione e un velo di nostalgia. Sandrocchia, di alcuni anni più adulta di lui, è stata una delle poche conquiste non riuscite di Califano, che auto-ironicamente la ricorda con amicizia e rispetto: “Quanto me piaceva Sandra Milo, ma nun me filava.

Davvero appropriato anche il “lato B” del 45 giri: il brano “Il resto è noia” è la rilettura della canzone di maggior successo della coppia Califano-Del Giudice, in una chiave “deep lounge mix” curata da un dj di fama europea, più o meno come Bob Sinclar aveva fatto con “A far l’amore comincia tu” della Carrà.

DJ Thor assieme a tre bassisti innovativi (Basstronautz) ha generato ritmi dance sul prezioso contributo di Mita Medici (fondamentale presenza femminile lungo tutta la vita del Califfo), alla quale Zeppieri ha chiesto di cantare con leggerezza e spontaneità, come se nel frattempo si stesse truccando per prepararsi a recitare in un film.

«La vita – afferma Mita Medici – è piena di sorprese. Come certe canzoni che ne hanno mille di vite, attraversano il tempo e lo spazio, si trasformano e si divertono a stupire. Così come mi sono divertita io a mettere la mia voce su questo brano, così familiare eppure così nuovo in questa versione contemporanea: pop, rock, dance, lounge… Grazie al Dj Thor e a Zeppieri mi sono ritrovata a ballare e a cantare il ritornello con la spensieratezza di un tempo e con il sorriso di Franco, sornione, unico e inimitabile. Buon ascolto e buon ballo a tutti!»

“Serenata a Roma” anticipa di alcuni mesi l’uscita del volume 2 del progetto “Sarò Franco, canzoni inedite di Califano” (Azzurra Music), che prevede altre sorprendenti nuove tracce affidate ad altrettanto sorprendenti – e a volte imprevedibili – interpreti.

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