Sabato 18 maggio all’Auditorium comunale di Pieria di Prato Carnico, con inizio alle ore 16.00, si terrà l’evento conclusivo di presentazione dei risultati del progetto “Pesariis – Europa…L’orologio, mediatore fra genti e culture. La sincronizzazione del tempo e l’ingegneria di precisione”. Un appuntamento aperto al pubblico ed agli appassionati per dar conto degli esiti raggiunti grazie al contributo di esperti, professionisti e studenti sul secondo progetto di ricerca dell’associazione Amici dell’Orologeria Pesarina, impegnata a promuovere lo sviluppo del Museo di Pesariis come museo della tecnica e della scienza, possibile polo formativo per i giovani in sinergia con i musei etnografici della Regione Friuli Venezia Giulia e della fascia transfrontaliera. Verranno esposti gli obiettivi perseguiti a partire dagli approfondimenti sulle origini dell’orologeria pesarina, che ha preso le mosse dai primi mercanti-imprenditori, figure tipiche delle terre di passaggio, fino ad affrontare le prospettive di crescita in ottica contemporanea con il coinvolgimento delle nuove generazioni. 

Con uno sguardo sull’Europa e gli importanti contributi dati dalla ditta orologiaria carnica, si illustrerà il passaggio dagli orologi meccanici a quelli elettromeccanici, infine si presenteranno gli esiti delle iniziative che hanno visto la diretta partecipazione di studenti universitari e liceali con studi sull’indagine storico-economica e sugli aspetti storico-tecnologici di questo specifico settore produttivo. Sono stati ben trentadue gli studenti coinvolti, tra istituti superiori ed università, e sessanta le persone portate in val Pesarina durante il workshop che si è tenuto nel mese di ottobre scorso. Il tutto grazie al concorso di diversi partner ed attori di vario profilo, tra cui l’Università di Trieste, la Rete Ferroviaria Italiana – dipartimento RFI di Mestre, la Solari s.p.a. di Udine, il Liceo Paschini – Linussio di Tolmezzo, diverse associazioni culturali, studiosi, collezionisti, appassionati del settore dell’orologeria e testimoni locali. 

Durante l’evento verrà proiettato un filmato appena realizzato: “La centrale Oraria della stazione di Venezia Santa Lucia”, ed il video-clip dell’exhibit “Pendolo di Riefler”, uno strumento utile per la didattica museale. Inoltre verranno presentate le due pubblicazioni sui risultati della ricerca. Il progetto si è reso possibile grazie al contributo della Regione Friuli Venezia Giulia, della Fondazione Friuli ed alla compartecipazione di dieci partner: il Comune di Prato Carnico con il Museo dell’orologeria a Pesariis, l’Università degli studi di Trieste, i musei etnografici di Tolmezzo e di Udine insieme alla Fondazione Coronini Cronberg di Gorizia ed al museo Kromberk di Nova Gorica, la Comunità di montagna della Carnia, le associazioni culturali Amici dei Musei e Circolo fotografico, nonché la Comunità degli Italiani di Parenzo nella vicina regione istriana.

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