“Mission” di una rappresentanza dell’Ussi (Unione stampa sportiva) del Friuli Venezia Giulia presso il centro di tiro a volo di Cittanova d’Istria, dove il campione olimpico di Londra 2012, Giovanni Cernogoraz, è in preparazione in vista delle prossime Olimpiadi di Parigi, seguito dal padre Walter, lui pure “gloria” della specialità. Plurimedagliato, l’asso croato, classe 1982, ha vissuto dichiaratamente nei mesi scorsi un momento difficile, un infortunio al gomito, ma si dichiara sulla via giusta verso la nuova avventura olimpica: “Agli Europei, a Lonato, mi sono piazzato al sesto posto, un buon risultato dopo la disavventura fisica, dalla quale mi sono ripreso gradualmente in un centro di riabilitazione a Zagabria. Nella prima gara ho centrato 121 piattelli su 125, in finale 22 su 25, mi sento quindi a buon punto”. Una preparazione complessa, quella di un tiratore, formata da molte sfaccettature: “L’arma pesa 4 chili, per metterla in azione è necessaria anche una preparazione atletica e sulla concentrazione per mantenere i riflessi sempre pronti, vista la varietà di tiri sui quali bisogna agire – spiega Cernogoraz nel suo perfetto italiano – . A questo proposito aveva collaborato con me anche uno psicologo ma senza che avessi avvertito particolari benefici. Così preferisco effettuare da solo un lavoro su me stesso”. 

   Un percorso quotidiano dalla mattina alla sera, il suo, con alle spalle il supporto finanziario della Beretta, azienda lombarda top nella produzione delle armi. Un sostegno economico indispensabile, sottolinea il campione, evidenziando i costi vivi dell’attività: “Il fucile costa ottomila euro e di cartucce, in una stagione, se ne consumano dalle trenta alle quarantamila, per un costo complessivo di circa quattordicimila euro. Nella preparazione si usano dai cento ai duecento piattelli, poi ci sono gli indumenti, i viaggi e tutto il resto. Va da sé che senza uno sponsor adeguato non è possibile gareggiare a certi livelli”. Molto attenti, i Cernogoraz, anche alla crescita di nuovi talenti locali: “Già a buoni livelli è Francesco Ravalico ma dalla nostra accademia stanno sbocciando anche Antonio Chiavelon e Diego Tunis, che sono stati convocati per la prossima Coppa del mondo juniores”. Il futuro, per Giovanni Cernogoraz, è quindi già segnato, sulle orme del padre Walter, come scopritore di talenti e allenatore ad alti livelli.

Edi Fabris

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