fvg Home » L’abbiamo aspettata otto mesi, dal 30 dicembre dello scorso anno quando un’Udinese che Gabriele Cioffi definì “atomica” schiantò per 3-0 il Bologna senza che Thiago Motta potesse accampare il minimo alibi. A trazione argentina – nel senso che Perez, Pereyra e Payero si elevarono una spanna su tutti – quella era stata un’Udinese semplicemente perfetta, ahinoi mai più vista nello scorso campionato. Sembrava la vittoria della svolta, il momento di viraggio, la presa di coscienza di un gruppo fino ad allora timido e insicuro, e invece… tutti sappiamo com’è finita. Una fiammata e poi un focherello stento a rischio spegnimento.