Sempre più imprenditori avvertono un senso di insicurezza sul posto di lavoro

IL 40% DEGLI IMPRENDITORI DI UDINE RILEVA UN PEGGIORAMENTO DEL PROPRIO SENSO DI SICUREZZA PERSONALE SVOLGENDO IL PROPRIO LAVORO. SONO AUMENTATI NEL 2024 RISPETTO AL PASSATO I GRUPPI DI GIOVANI CON ATTEGGIAMENTI MOLESTI, LE RISSE E GLI SCHIAMAZZI, I FURTI, I TACCHEGGI, GLI ATTI DI VANDALISMO E LE AGGRESSIONI. GLI OPERATORI DEI PUBBLICI ESERCIZI I PIÙ PREOCCUPATI.

QUASI IL 59% CIRCA DEGLI IMPRENDITORI RITIENE “MOLTO” O “ABBASTANZA” GRAVE IL PROBLEMA DELL’ESPOSIZIONE DELLE IMPRESE AL RISCHIO DI RAPINE, VIOLENZE E ATTI DI VANDALISMO. IN QUESTO SENSO L’80% HA FATTO INVESTIMENTI NELLA SICUREZZA PER PROTEGGERSI: DAI SISTEMI DI ALLARME ANTIFURTO E ANTIRAPINA ALLA VIDEO SORVEGLIANZA.

«Non ci sostituiamo al ministero che puntualmente monitora la situazione della pubblica sicurezza sul territorio. Quello che diffondiamo è un contributo di Confcommercio sul sentiment delle imprese. In particolare di quelle dei pubblici esercizi che lavorano in orari diversi da quelli del commercio e sono a stretto contatto con una platea più ampia di popolazione. Quello che ci interessa, anche stavolta, non è la protesta fine a sé stessa, ma cercare assieme a istituzioni e forze dell’ordine una soluzione di sistema». Lo dichiara il vicepresidente nazionale e presidente provinciale di Confcommercio Udine in occasione della presentazione del rapporto di ricerca relativo all’impatto economico e sociale della microcriminalità sulle imprese del terziario del comune di Udine. A illustrare l’indagine, il direttore scientifico di Format Research Pierluigi Ascani, che ha curato il lavoro. Per Confcommercio, oltre a Da Pozzo, era presente il presidente mandamentale Giuseppe Pavan. 

Il 40% degli imprenditori rileva un peggioramento rispetto al passato riguardo la propria sicurezza quando svolge il proprio lavoro. Gli operatori dei pubblici esercizi i più preoccupati. 

Negli ultimi due anni (2024-2023) secondo l’opinione delle imprese che operano sul territorio sono aumentati i gruppi di giovani con atteggiamenti molesti, le risse e gli schiamazzi, i furti, i taccheggi, gli atti di vandalismo e le aggressioni. 

Il 39,4% degli imprenditori che operano nel comune di Udine teme molto o abbastanza che la propria impresa possa essere esposta a fenomeni criminali quali furti, rapine, atti vandalici, aggressioni, violenze, etc. Anche in questo caso sono i bar, i ristoranti, i pubblici esercizi in generale a risultare più preoccupati. Ciò che maggiormente preoccupa le imprese del commercio e dei pubblici esercizi di Udine sono i furti (38,7%), le truffe e le frodi informatiche (28,0%) e le aggressioni (24,0%). 

Quasi il 59% circa degli imprenditori ritiene «molto» o «abbastanza» grave il problema dell’esposizione delle imprese del commercio al dettaglio, dei bar, dei ristoranti, al rischio di rapine, violenze e atti di vandalismo. Immaginando di trovarsi vittime di atti criminali, il 62,7% delle imprese sporgerebbe denuncia, il 42,0% segnalerebbe la situazione alle forze dell’ordine. Commercianti, bar, ristoratori hanno fiducia nell’azione dello Stato. 

L’80% degli imprenditori ha investito nella sicurezza. Tra le misure messe in campo per la sicurezza dagli imprenditori del comune di Udine per tutelare sé stessi e le loro imprese prevalgono i sistemi di allarme antifurto e antirapina (52%) e la video sorveglianza (47,3%).

Questi i risultati principali dell’indagine “Microcriminalità nel Comune di Udine, l’impatto sociale ed economico sulle imprese” realizzata da Confcommercio Udine in collaborazione con Format Research.

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