Carlo Carona scultore lombardo del Rinascimento a Sant Andrat del Judrio é stato presentato a cura del Circolo Culturale con il patrocinio del Comune di Corno di Rosazzo, la Filologica Friulana, la Parrocchia di Corno di Rosazzo e la collaborazione del Fai nella Chiesa di San Michele Arcangelo, per l’illuminante relazione del professor Vieri dei Rossi.

Da uno studio specifico emergono molti lavoratori specializzati nella lavorazione della lapide, la cui migrazione dalla Lombardia al Friuli risale al 1376.

Dopo la conquista veneziana il Friuli diventa un grande cantiere (si pensi alla Loggia del Lionello). 

La presesenza lombarda in Friuli ha un suo punto di riferimento: Pilacorte, ma questi è l’artista più significativo, però  una vasta presenza di artisti attraversa 

il Friuli. 

Il Carona, ovvero il Solari, è una di queste voci  “di pietra”. 

Egli lavora come scultore e tra i suoi capolavori  spicca la – pietà – un tema che esegue a San Daniele e a Illegio. Ad Invillino lavora a Santa Maria del Clap e ovunque in Carnia coltiva molti rapporti con altri maestri. 

Opera anche ad Aquileia, Cordovado, Udine, suo il portale laterale della cattedrale di Udine. Sua la bellissima Madonna con bambino in Palazzo Mantica in via Manin.

La ricerca ha portato gli studiosi a Milano dove viene trasportato un lavoro da Tramonti di sotto, alcuni secoli fa. 

Poi i ricercatori sono andati persino a Ravello. 

Come nella scultura di Milano anche qui emerge la celebre figura di Giovanni Batti. sta. 

Per rientrare nel nostro Friuli si apprezzi il San Michele Arcangelo di  San Michele, appunto di Sant Andrat,degli anni quaranta del 500. 

Carlo Carona è stato un artista di grande semplicità, di splendida raffinatezza e di intensa consapevolezza teologica. 

Vito Sutto

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