L’UDINESE CI PROVA MA CONTRO L’INTER ALZA BANDIERA BIANCA

Il gap tecnico fra bianconeri e nerazzurri è evidente e la formazione di Inzaghi fa suo l’incontro, pure se alla formazione di Runjaic non è mancato l’impegno

UDINESE – INTER                2 – 3

UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Tourè; Ehizibue, Lovric (st 13’ Ekkelenkamp), Karlstrom (st 28’ Atta), Zarraga, Zemura; Thauvin (st 28’ Brenner), Davis (st 13’ Lucca). Allenatore: Runjaic

INTER (3-5-2): Sommer; Bisseck, Acerbi, Bastoni (st 30’ De Vrij); Darmian, Frattesi (st 40’ Zielinski), Calhanoglu, Mkhitarian, Dimarco (st 19’ Carlos Augursto); Thuram (st 30’ Taremi), Lautaro (st 40’ Correa). Allenatore: Inzaghi

ARBITRO: Sacchi di Macerata

RETI: pt 1’ Frattesi, 35’ Kabasele, 47’ Lautaro; st 2’ Lautaro, 38’ Lucca.

NOTE: Angoli: 7-3 per l’Udinese.  Ammonito: Karlstrom.  Recuperi: 2’ e 4’.              Spettatori: 24mila.

UDINE – Lo Stadio Friuli porta bene a Frattesi, lo scorso campionato autore del gol-vittoria interista in pieno recupero, stavolta a sbloccare il risultato dopo 50 secondi su imbeccata di Darmian. Un inizio folgorante per l’Inter, che a seguire ha potuto gestire la gara con un accorto possesso palla, fallendo anche qualche ghiotta occasione per raddoppiare, perlomeno fino a quando l’Udinese tutta straniera non ha trovato il pareggio al 35’ con un colpo di testa di Kabasele su centro da destra di Zemura. Udinese balbettante in difesa con lo spilungone Tourè e inefficace a centrocampo con Lovric e Thauvin, che poco prima di rientrare negli spogliatoi per il riposo subiva il raddoppio dei campioni d’Italia, con Lautaro a depositare in rete a porta vuota un centro da sinistra di Dimarco. Forte del doppio vantaggio, la formazione di Inzaghi, in maglia gialla, pescava subito il tris nella ripresa con un secco tiro dal limite di Lautaro ma si adagiava troppo presto sugli allori, gestendo il possesso palla con un pizzico di sufficienza, tanto che Lucca, subentrato allo spaesato Davis, rubando palla poco oltre la metà campo, al 38’ volava verso Sommer infilandolo sull’uscita. A questo punto l’Inter ritrovava la concentrazione e l’Udinese, dal canto proprio, più di così non era in grado di fare, con un gap tecnico evidente mimetizzato dalla gran buona volontà bianconera di arrivare a un miracoloso pareggio. Per l’Inter una vittoria che faceva dimenticare la sconfitta nel derby, per l’Udinese la dimostrazione di essere una squadra discreta con le piccole ma in difficoltà contro le cosiddette grandi e le sei reti subite negli ultimi due incontri contro Roma e Inter, con zero punti all’attivo, lo dimostrano appieno. 

Edi Fabris

PhotoLIfe Udine

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