I lavori di rigenerazione urbana avviati a San Domenico termineranno entro il 2026, rispettando a pieno i termini per i progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. A garantirlo sono il Sindaco Alberto Felice De Toni e l’Assessore a Pianificazione territoriale, edilizia privata, politiche abitative per l’edilizia sociale Andrea Zini, che in mattinata hanno fatto visita, insieme all’’Assessora all’Ambiente Eleonora Meloni, al cantiere del PINQuA, il macro progetto da quasi 20 milioni di euro che porterà alla creazione di 73 nuovi alloggi sociali in un contesto urbano del tutto rinnovato e in linea con i più alti standard abitativi europei.

Nel corso della visita avvenuta nella mattinata di giovedì 3 ottobre il primo cittadino e gli assessori hanno verificato l’avanzamento del lotto di intervento di competenza del Comune di Udine, progetto per il quale l’amministrazione udinese investirà quasi 20 milioni di euro afferenti al Pnrr.

“I lavori stanno proseguendo secondo cronoprogramma – ha assicurato l’Assessore Andrea Zini – e nei prossimi mesi saranno realizzate tutte le opere strutturali. “Un progetto di questo tipo rigenererà l’intero quartiere – aggiunge l’Assessore – non solo dal punto di vista estetico e architetturale, ma anche in un’ottica più umana e comunitaria. San Domenico è un quartiere che si è sviluppato storicamente dal basso e può contare su un tessuto sociale molto forte, con numerose associazioni attive sul territorio e una comunità forte. Una volta conclusi i lavori più di 70 famiglie, oltre 200 persone, torneranno a vivere nel quartiere, con un notevole rafforzamento della coesione sociale. Il progetto vede infatti spazi comuni – spiega Zini – in cui verranno integrati diversi servizi, oltre ai moderni appartamenti, realizzati secondo le necessità dei cittadini e gestiti da Ater, e i cinque dedicati all’abitare possibile destinati alla Comunità Piergiorgio. Ci sono circa 400 metri quadri al piano terra per attività pubbliche, il dialogo con la comunità di San Domenico rimane aperto per sfruttarli al meglio”.

L’avanzamento dei lavori

Il cantiere è stato diviso in 4 lotti di intervento per consentire alle diverse fasi di lavoro di proseguire in contemporanea. Ad oggi, nel versante nord, primo delle 4 sezioni, sono state concluse le opere sulle fondamenta ed è stato gettato il solaio di piano terra. Nelle prossime settimane prenderanno il via anche le successive opere di elevazione del primo dei piani della costruzione.

Nel resto del cantiere a fine settembre sono state ultimate le complesse opere di demolizione delle strutture preesistenti e nel corso delle prossime settimane inizierà la posa delle fondamenta.

L’ampiezza ed estensione del cantiere sta consentendo agli addetti ai lavori di eseguire le opere strutturali contemporaneamente sui quattro corpi di fabbrica. Secondo le previsioni di cronoprogramma, nei primi mesi del 2025 l’ala nord dovrebbe essere completata, a cui seguiranno le opere strutturali degli altri corpi del nuovo complesso di San Domenico.

Una volta concluse le opere strutturali, si inizierà a lavorare sugli impianti e sulle opere edilizie. Anche queste verranno eseguite in “contemporanea”, ognuna secondo il proprio cronoprogramma, sui quattro corpi di fabbrica. I lavori, con questi ritmi, saranno ultimati entro il 2026.

Un complesso abitativo all’avanguardia sotto il profilo ambientale

Il nuovo complesso che sorgerà tra via Derna e via della Faula sarà una struttura moderna e funzionale anche dal punto di vista ambientale, garantendo alle oltre 70 famiglie che ripopoleranno l’area energia elettrica da fonti rinnovabili, “e lo stesso avverrà per il sistema a pompa di calore per il riscaldamento invernale e raffrescamento estivo, che abbiamo inserito sostituendo il teleriscaldamento, non realizzabile, previsto in precedenza, aggiungendo un finanziamento di un milione e 400 mila euro”, spiega Zini.

Non solo, “a servizio del complesso abitativo del PINQuA – spiega l’Assessora all’Ambiente ed Energia Eleonora Meloni – oltre a rendere gli edifici perfettamente sostenibili a livello energetico, l’amministrazione sta pensando anche un ulteriore miglioramento dal punto di vista ambientale per quanto riguarda la gestione della raccolta rifiuti. L’obiettivo, infatti, potrebbe essere quello di realizzare un’isola ecologica interrata approfittando degli scavi già in corso d’opera, riducendo così al minimo l’impatto sull’area vissuta dai cittadini. Per questo motivo ci confronteremo prossimamente con Ater – per il proprio complesso inserito anch’esso nel progetto PINQuA-, e naturalmente a Net, anche in relazione alla sperimentazione dei cassonetti intelligenti di prossimo avvio”.

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