Privi dell’infortunato Thauvin i bianconeri balbettano a lungo in ogni settore, poi Zemura trova a un quarto d’ora dal termine la punizione dal limite decisiva
UDINESE – LECCE 1 – 0
UDINESE (3-5-2): Okoye; Kabasele, Bijol, Tourè; Ehizibue (st 21’ Kamara), Zarraga (st 33’Atta), Karlstrom, Ekkelenkamp, Zemura (st 47’ Abankwah); Lucca (st 33’ Bravo), Brenner (st 1’ Davis). Allenatore: Runjaic
LECCE (4-2-3-1): Falcone; Guilbert (st 34’ Morente), Gaspar, Baschirotto, Gallo; Pierret (st 18’ Rafia), Ramadami (st 34’ Oudin); Coulibaly, Rebic (st 18’ Pierotti), Krstovic; Dorgu. Allenatore: Gotti
ARBITRO: Mariani di Aprilia
RETI: st 30’ Zemura
NOTE: Angoli: 5-0 per l’Udinese. Ammoniti: Ehizibue, Rebic, Kamara Recuperi: 1’ e 4’. Spettatori: 20mila
UDINE – L’Udinese non brilla ma con un singolo episodio, la punizione dal limite vincente di Zemura, dopo due sconfitte consecutive incamera tre punti non del tutto meritati contro un Lecce più propositivo ma incapace di finalizzare. Priva dell’uomo-faro Thauvin, infortunato, è un’Udinese senza troppe idee, approssimativa nel fraseggio e balbettante in difesa, dove l’incerto Tourè a sinistra riduce la propria azione al minimo indispensabile. Più propositivo il Lecce dell’ex Gotti, che imposta una manovra più lineare che con Krstovic all’8’ e Dorgu al 10’ intimorisce i bianconeri, che alla mezz’ora si vedono piovere addosso qualche fischio. Ma anche se un po’ casualmente la formazione di Runjaic si avvicina comunque al gol al 33’, quando Ehizibue spedisce fuori di testa da due passi in mischia e al 39’ Zarraga dalla lunga distanza centra il palo alla destra di Falcone. Salentini dal superiore possesso palla che l’Udinese affronta con qualche tremore, senza peraltro che lo zero a zero di partenza di sblocchi. Al rientro dal riposo Davis prende il posto dell’inesistente Brenner al fianco di Lucca e al 6’ l’inglese, più vivo del brasiliano, calcia addosso a Falcone in mischia una ghiotta occasione. E’ un’Udinese più propositiva, se non altro con un piglio più deciso rispetto a un primo tempo anonimo e il Lecce rimane raccolto in attesa di tempi migliori, con Gaspar a dirigere ordinatamente la difesa. Ma non succede in pratica alcunchè e tra uno sbadiglio e l’altro pare che le due squadre si accontentino del pareggio, perlomeno fino al 30’, quando Kamara viene atterrato al limite e Zemura, alla Zico, centra su punizione l’angolo alto alla sinistra di Falcone. Il Lecce prova a reagire ma senza più troppa birra di fronte a un’Udinese ricaricata dal vantaggio e che seppure senza brillare porta a casa tre punti non del tutto meritati.
Edi Fabris