NUOVO DIPARTIMENTO AL KOLBE: LA COSTRUZIONE

DEL CAMPUS MEDICO È ARRIVATA AL TETTO

La conclusione dei lavori è prevista entro la fine del 2025

Udine, 16 ottobre 2024 – La cerimonia di “arrivo al tetto” del nuovo campus medico al Kolbe è stata organizzata per festeggiare la conclusione delle opere strutturali.

La prima parte dei lavori, infatti, che prevede la realizzazione dello scheletro strutturale (fondazioni, pilastri, solai e copertura) è terminata.

Ora è possibile dare il via alla realizzazione degli impianti meccanici, tecnologici ed elettrici, e di tutte le opere architettoniche necessarie a dar vita ai nuovi locali.

Per l’università c’erano anche numerosi altri docenti delegati e referenti dell’attività dipartimentale e il personale della Area Edilizia e monsignor Riccardo Lamba, arcivescovo di Udine.

Prosegue a pieno ritmo la costruzione del nuovo dipartimento di Medicina dell’Università di Udine.

All’evento hanno partecipato Roberto Pinton, rettore dell’ateneo, Leonardo Sechi, direttore del dipartimento di Medicina, Massimo Roj, CEO e founding partner di Progetto CMR, la società di progettazione integrata di Milano,Alberto De Toni, sindaco di Udine.

“Siamo molto felici e orgogliosi dell’avanzamento dei lavori di questa nuova prestigiosa sede – ha sottolineato il rettore Roberto Pinton – che permetterà non soltanto di accentrare tutti i corsi di laurea del Dipartimento di medicina del nostro ateneo in un unico edificio, ma anche di garantire spazi adeguati e tecnicamente all’avanguardia per le attività scientifiche e didattiche”.

La realizzazione del nuovo campus medico, di cui Progetto CMR, società di progettazione integrata che nel 2024 celebra 30 anni di attività, segue anche la direzione lavori, contribuirà alla valorizzazione di uno dei contesti in cui si produrrà innovazione scientifica ai più alti livelli europei. “La progettazione per la nuova sede del Dipartimento di Medicina dell’Università di Udine mette al centro dell’attenzione le persone, che saranno le reali fruitrici degli spazi progettati – dichiara Massimo Roj, CEO e founding partner di Progetto CMR – Siamo orgogliosi di contribuire a portare valore a una città come Udine che, anche grazie alla sua offerta formativa d’eccellenza, dal 2023 è al primo posto nel rapporto de Il Sole 24 Ore sulla qualità di vita della provincia italiana”.

L’intervento, del costo complessivo di quasi 20 milioni di euro, ha lo scopo di dare più spazio alla didattica e di trasferire i laboratori presenti negli edifici esistenti in spazi moderni e più adatti ad ospitare attività ad alto contenuto tecnologico. Il nuovo complesso includerà, tra l’altro, 8 aule (di cui 3 da 200 posti) per una capienza complessiva di quasi 1.000 posti a sedere, circa 70 laboratori, circa 60 uffici tra studi e openspace e avrà, oltre all’attuale accesso su via Chiusaforte, un nuovo ingresso su via Ristori. L’opera è stata realizzata con il contributo della Regione Friuli Venezia Giulia e del Ministero dell’Università e della Ricerca. La progettazione e la direzione lavori è di Progetto CMR di Milano, mentre l’impresa aggiudicataria è la Icicoop di Ronchi dei Legionari, in provincia di Gorizia,capogruppo dell’Associazione Temporanea d’Impresa costituita con ED Impianti s.r.l. di Campoformido e Ranzato Impianti s.r.l.di Padova. I lavori termineranno entro la fine del 2025 e successivamente sarà possibile procedere con l’allestimento dei nuovi laboratori ad alto contenuto tecnologico e all’arredo delle nuove aule.

L’intera filosofia progettuale firmata da Progetto CMR è basata sulla sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. Da un punto di vista costruttivo il progetto risponde alle più recenti tecnologie dell’ingegneria antisismica con la messa in opera di sistemi isolatori in fondazione finalizzati a diminuire la trasmissione delle azioni sismiche dal terreno all’edificio. Gli edifici, concepiti per agevolare lo svolgimento di formazione all’avanguardia in un ambiente incentrato sul benessere psico-fisico degli utilizzatori, sono stati progettati per rispondere ai parametri di sostenibilità ambientale e di efficienza energetica e otterranno le certificazioni LEED e CasaClima. 

L’intervento si colloca nell’ambito di un progetto di più ampio respiro che ha previsto anche il recupero di una parte dell’ex convento per destinarlo ad attività di tipo residenziale, ricreative e collettive con destinazione universitaria, che costituiranno il nuovo campus medico. Il recupero dell’ex convento ai fini residenziali è sostenuto dalla Regione e coinvolgerà l’Agenzia regionale per il diritto allo studio del Friuli Venezia Giulia (Ardis). 

Un progetto di questo tipo potrà influenzare il prossimo sviluppo del quartiere e della città, ospitando attività mirate a produrre innovazione scientifica ad alto livello in ambito medico e sanitario. Il nuovo campus è stato progettato nel rispetto di un contesto naturale di pregio, dove studenti, docenti e personale potranno usufruire anche dei giardini e delle aree esterne di aggregazione.

Il complesso di circa 7.000 metri quadri sorge su un’area di 33.742 metri quadri limitrofa a piazzale Kolbe ed è composto da due blocchi distinti, dando vita a un campus aperto a tutta la comunità. Il primo edificio, su due piani, è destinato alle aule per la didattica, mentre il secondo, su tre piani fuori terra e uno interrato, sarà la sede dipartimentale e dei laboratori di ricerca. I laboratori didattici, in continuità con il corpo aule, sono collocati ai piani interrato e terra e hanno accesso controllato, mentre i laboratori di ricerca al primo piano sono accessibili mediante zone filtro. Al piano secondo sono collocati gli studi dei docenti articolati in base ai diversi settori disciplinari del Dipartimento. 

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