SABATO 19 OTTOBRE ORE 20.30 AL TEATRO PALAMOSTRE DI UDINE PER LA STAGIONE TEATRO CONTATTO APPRODA IL COLLETTIVO BALADAM B – SIDE CON LO SPETTACOLO PIGIAMA PARTY PER PARLARE DEL MONDO CONTEMPORANEO SENZA PRENDERSI TROPPO SUL SERIO
In pigiama in teatro? Con Pigiama Party è possibile! Pigiama party parla di uno spettacolo che non esiste e nessuno può aver visto. Ideata dal Collettivo Baladam B-side, giovane compagnia emersa nel 2021 al Premio Scenario, la performance è un meccanismo comico paradossale che racconta i nostri tempi parlando apparentemente di tutt’altro. Lo spettacolo è in scena sabato 19 ottobre ore 20.30 al Palamostre di Udine per la Stagione Teatro Contatto In real life.
Pigiama party, con la drammaturgia e regia di Antonio Tony Baladam che firma l’ideazione insieme a Rebecca Buiaforte protagonista in scena con Alessia Sala e Giacomo Tamburini, nasce da una ricerca sul rapporto tra finzione e realtà nel mondo iperdigitalizzato, focalizzandosi su alcuni aspetti della comunicazione contemporanea come la massiccia proliferazione di fake news.
Pigiama party è un’opera iperdiramata in cui finzione e realtà si mescolano e perdono di significato, in un marasma di immaginari e parole in cui l’ironia complessa diventa l’unico strumento utile di interpretazione della realtà.
“La confusione tra realtà e finzione può essere fatale, ma è particolarmente divertente”. Questo oscuro e ambiguo aforisma, attribuito a Roland Barthes, ma in realtà elaborato da noi –dichiara Antonio Tony Baladam -, riassume perfettamente lo spettacolo Pigiama party. Nell’opera, che si sviluppa in forma di intervista, un critico parla con un regista e un’attrice di uno spettacolo che ha debuttato da poco. ma lo spettacolo non esiste davvero, e il pubblico dovrà accettare comicamente un patto narrativo distorto, basato su una mancanza di elementi necessari alla comprensione.
Questo lavoro analizza alcune derive malsane della comunicazione contemporanea, in un periodo storico in cui la massiccia presenza di informazioni inutili, false e contraddittorie – infodemia- ha trasformato l’era dell’informazione alla portata di tutti in un inferno di sovrastrutture identitarie e verità fittizie” conclude il regista e linguista cofondatore del collettivo nel 2020 assieme alla poetessa e semiologa Rebecca Buiaforte.
E per la serata del 19 ottobre il regista Antonio Tony Baladam suggerisce un dress code ben preciso: “per gustare lo spettacolo in libertà, il pubblico è invitato – ma non è obbligato – a venire a teatro comodamente in pigiama”.