Sono aperte, per le scuole del Friuli-Venezia Giulia, le iscrizioni al concorso letterario promosso dall’Associazione Italia Langobardorum
Gli studenti friulani dovranno cimentarsi nell’elaborazione di storie creative capaci di narrare la civiltà dei Longobardi in Italia intrecciando il vero e il fantastico in una composizione letteraria originale, ambientata negli straordinari contesti architettonici del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)” al quale appartiene il complesso episcopale a Cividale del Friuli (UD)
Iscrizioni aperte fino al 30 novembre 2024
Le scuole secondarie di primo e secondo grado del Friuli-Venezia Giulia hanno tempo fino al 30 novembre 2024 per iscriversi alla prima edizione del concorso letterario “Penna e Spatha. Esercizi di scrittura creativa”, organizzato dall’Associazione Italia Langobardorum in collaborazione con “Dire Fare Insegnare” e il supporto della Fondazione Euducation, volto a coinvolgere gli studenti nella stesura di storie originali ambientate negli straordinari scenari architettonici del sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”.
Il concorso (modulo di iscrizione al link: bit.ly/PennaeSpatha.), rivolto alle classi seconde delle scuole secondarie di primo grado e al biennio della scuola secondaria di secondo grado degli istituti scolastici statali situati nelle 5 Regioni (Friuli-Venezia Giulia, Lombardia, Umbria, Campania e Puglia) del sito seriale UNESCO dei Longobardi in Italia, si propone di stimolare i ragazzi nella ricerca e documentazione sulla civiltà longobarda, portandoli a elaborare racconti che, utilizzando come spunto i legami, gli incontri e le integrazioni culturali, sappiano narrare lo sviluppo e la fioritura della civiltà longobarda in Italia intrecciando il vero al fantastico e fondendoli in una creazione letteraria originale.
Il contest intende infatti rafforzare, attraverso l’esercizio di scrittura creativa, la conoscenza delle testimonianze storiche e culturali lasciate dalla civiltà longobarda, considerata come felice momento di sintesi tra l’eredità classica greco-romana e l’apporto culturale germanico nel periodo di transizione il tardo antico e l’alto Medioevo, coinvolgendo i partecipanti nella stesura di racconti storici ambientati in uno dei sette luoghi appartenenti al sito seriale UNESCO “I Longobardi in Italia. I luoghi del potere (568-774 d.C.)”, che in Friuli-Venezia Giulia sono a Cividale del Friuli (UD) l’area della Gastaldaga, con il Tempietto Longobardo, ora inglobato nel complesso monastico benedettino di Santa Maria in Valle, noto per essere uno degli edifici più complessi e originali della tarda età longobarda (seconda metà dell’VIII secolo), provvisto di un ricco apparato decorativo costituito da stucchi figurati (ricavati da un impasto di gesso, calce e polvere di marmo) e da affreschi; e il Complesso Episcopale, rinnovato dal patriarca Callisto nell’VIII secolo, in origine formato da un insieme di edifici, la Basilica, il Battistero di San Giovanni Battista e il Palazzo Patriarcale, i cui resti sono visibili nei piani interrati del Museo Archeologico Nazionale.
Il sito seriale UNESCO, oltre al sito friulano, comprende poi l’area monumentale con il Monastero di San Salvatore – Santa Giulia a Brescia, il Castrum con la Torre di Torba e la Chiesa di Santa Maria Foris Portas a Castelseprio-Torba (VA), il Santuario di San Michele a Monte Sant’Angelo (FG), il Tempietto sul Clitunno a Campello sul Clitunno (Pg), la Basilica di San Salvatore a Spoleto (Pg), e il Complesso di Santa Sofia a Benevento.