Martedì 12 novembre, alle ore 18, nella scenografica cornice del Salone del Parlamento del Castello di Udine, si terrà la presentazione del libro postumo di Pierluigi Cappello, “Come un sentiero di matita. Poesie, prose, interventi”, edito per Rizzoli. L’appuntamento fa parte della rassegna “Dialoghi in biblioteca”, è promosso dall’Associazione Pierluigi Cappello in collaborazione con la biblioteca Civica Joppi e rappresenta una preziosa occasione per celebrare la memoria e il lascito culturale del poeta friulano, cittadino onorario di Udine.
L’incontro vedrà la partecipazione di Antonella Sbuelz, Mario Turello e Gian Mario Villalta, voci autorevoli nel panorama culturale e letterario, non solo amici di Pierluigi Cappello ma profondi conoscitori della sua opera sin dalle origini. Saranno inoltre proposte letture a cura di Giorgio Monte.
Il volume raccoglie poesie e prose che incarnano l’essenza della poetica di Cappello. La produzione in versi e in prosa del poeta friulano è qui raccolta nella sua interezza: da “Azzurro elementare” alle liriche scritte per la nipotina Chiara e tutti i bambini del mondo in “Ogni goccia balla il tango”, dalle ultime poesie “strappate” a condizioni di salute sempre più difficili di “Stato di quiete” agli interventi giornalistici mai pubblicati prima in volume. Tutto contribuisce a ritrarre una delle voci più delicate e amate della poesia contemporanea italiana. Accompagnata dalle prefazioni delle illustri voci letterarie di Alessandro Fo, Gian Mario Villalta ed Eraldo Affinati, e con gli scritti introduttivi di Francesca Archibugi e Jovanotti ai volumi BUR, l’opera omnia di Cappello restituisce così l’uomo e la sua poesia, fatta di altissimo valore letterario, una semplicità di linguaggio e un’immediatezza di immagini capaci di parlare al nostro quotidiano. Il risultato non può che essere “sottile come un sentiero di matita”.
L’Assessore alla Cultura del Comune di Udine, Federico Pirone, sottolinea il profondo legame che unisce Pierluigi Cappello alla città e al territorio: “Questo libro, che riunisce i suoi ultimi scritti, è un’occasione per ritrovare, attraverso le sue parole, la capacità di guardare il mondo con occhi nuovi, come solo Pierluigi sapeva fare. Abbiamo l’onore, dopo l’importante prima presentazione a Tarcento del 7 novembre, di presentare una raccolta che non solo è una testimonianza poetica, ma anche un patrimonio umano e letterario di inestimabile valore. Verso di lui abbiamo il dovere della riconoscenza per ciò che ci ha lasciato: Pierluigi Cappello se n’è andato troppo presto e ci manca molto”.
L’opera di Cappello esplora i legami con la sua terra e con il dialetto friulano, ricercando parole semplici, come le definiva lui, “parole bambine”, che arrivano dritte all’animo di chi legge. La presentazione del volume è dunque un appuntamento imperdibile per tutti coloro che vogliono rendere omaggio a una delle voci più delicate e profonde della poesia contemporanea italiana.
“Abbiamo voluto esprimere il nostro contributo alla realizzazione di questo nuovo libro – spiega l’Associazione Pierluigi Cappello – ricercando, tra le prose comparse in occasione di eventi o sui quotidiani, quelle che potessero essere pubblicate anche in accordo agli stretti criteri di qualità che Pierluigi applicava su ciò che consegnava alle stampe. Il volume – continua l’Associazione – contribuirà ad una più ampia conoscenza delle sue opere, che è l’obiettivo alla base della nostra fondazione”.