È dagli anni 1950-1951 che i profughi istriani, fiumani e dalmati si ritrovavano in Duomo a Udine per una messa in ricordo dei loro cari defunti in prossimità di San Nicolò e del Natale.
Presidente del Comitato Alta Italia per la Venezia Giulia e Zara era l’architetto Carlo Leopoldo Conighi, esule di Fiume, attivo dal 1947.
Anche quest’anno si è ripetuta la tradizionale cerimonia il 1° dicembre 2024, officiante monsignor Luciano Nobile, vicario foraneo di Udine, per l’organizzazione di Bruna Zuccolin dell’Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia (ANVGD), Comitato Provinciale di Udine.
“Nella messa di oggi ricordiamo i fratelli d’Istria, Fiume e Dalmazia e il loro esodo – ha detto monsignor Luciano Nobile, vicario foraneo di Udine – ricordiamo poi la tragedia delle foibe, che fu per troppo tempo nascosta forse per convenienza politica.
Ricordiamo questi fratelli come ai tempi dell’ingegnere Silvio Cattalini, esule di Zara, vostro presidente dal 1972 al 2017”.
Poi il monsignore ha invitato i soci dell’ANVGD di Udine e gli altri fedeli a cantare e pregare nel Duomo di Udine.
La funzione dell’Avvento, per tradizione, viene celebrata in suffragio dei giuliani, quarnerini e dalmati morti esuli lontani dalle terre natie e per tutte le persone morte senza colpa nei tragici eventi successivi alla seconda guerra mondiale.
Le preghiere dei fedeli sono state lette da Rosalba Meneghini, delegata agli Eventi dell’ANVGD di Udine, oltre che da altri fedeli e vari bambini.
In chiesa erano presenti, tra gli altri Bruno Bonetti, vicepresidente dell’ANVGD di Udine, Elio Varutti, coordinatore storico del sodalizio, Emilio Fatovic, esule di Zara, Marco Rensi, con avi di Pedena, Bruna Travaglia, esule di Albona, Eda Flego, esule di Pinguente, Marina Bellina, con avi di Fiume, Vittore Mattini, esule di Pinguente, Alberto Nadbath, il cui babbo era di Abbazia, in rappresentanza degli esuli del Villaggio giuliano di via Casarsa e Gianni Giugovaz, di Butturi di Buie, presidente dell’ANVGD di Pordenone.