L’evento gratuito e aperto alla cittadinanza sabato 25 gennaio alle ore 18.30
Ancora una volta il Comune di Udine ospita e aprirà le porte di uno dei suoi luoghi più suggestivi, il Salone del Parlamento, per il Premio Nonino, quest’anno dedicato alla memoria di Benito Nonino, scomparso nel 2024.
L’occasione è quella dei “Dialoghi del Premio Nonino”, sabato 25 gennaio alle 18.30, che vedrà protagonisti i personaggi di caratura internazionale a cui è stato attribuito il prestigioso riconoscimento, fondato e sostenuto dalla famiglia Nonino e da Nonino Distillatori.
L’incontro sarà aperto a tutte le cittadine e tutti i cittadini che vorranno partecipare, fino all’esaurimento dei posti disponibili, e offrirà un’occasione di confronto diretto con i grandi interpreti della politica internazionale, della letteratura, delle discipline artistiche e dell’enogastronomia locale premiati. A moderare l’appuntamento, che farà seguito alla cerimonia ufficiale presso le distillerie Nonino a Ronchi di Percoto nella mattinata di sabato, sarà Stefano Salis, responsabile della redazione Commenti del “Sole 24 Ore”. Per coloro che desiderano partecipare sarà previsto il servizio navetta gratuito con partenza da piazza Libertà.
Istituito da Giannola e Benito Nonino nel 1975, per salvare e far ufficialmente riconoscere dagli organi comunitari i vitigni autoctoni friulani in via di estinzione (quali lo Schiopettino, il Pignolo, il Tazzelenghe a cui si aggiunge la Ribolla Gialla in purezza), il prestigioso riconoscimento quest’anno compie cinquant’anni.
Nell’anno di questo importante traguardo, la giuria, presieduta da Antonio Damasio e composta da Adonis, Suad Amiry, John Banville, Luca Cendali, Mauro Ceruti, Jorie Graham, Amin Maalouf, Claudio Magris, Norman Manea ed Edgar Morin, ha voluto attribuire il premio a Dominique de Villepin, diplomatico, letterato e intellettuale francese, ex primo Ministro d’Oltralpe, voce di prestigio in campo internazionale anche grazie alle sue posizioni critiche sulle politiche aggressive da parte dell’Occidente in Medio Oriente, in maniera particolare sull’invasione dell’Iraq da parte degli Stati Uniti.
A Micheal Krüger, poeta e romanziere tedesco, storico direttore della Carl Hanser Verlag, una delle più prestigiose case editrici tedesche, che nel corso della sua storia ha messo in pagina ben quattordici scrittori premi Nobel, sarà invece assegnato il premio Internazionale Nonino.
La giuria ha poi deciso di premiare con il Premio “Maestra del Nostro Tempo” Germaine Acogny, danzatrice, coreografa nonché insegnante senegalese e francese, “madre” della danza contemporanea africana che esprime le voci più arcane della terra.
A Ben Little, sommelier, blogger e poeta, irlandese di nascita ma friulano di adozione, fedele e devoto ai vitigni autoctoni friulani del Pignolo, fondatore dell’Associazione del Pignolo del Friuli Venezia Giulia e autore del volume “La coltivazione dell’invisibile”, dedicato proprio al Pignolo, è stato infine attribuito il Nonino Risit D’Aur Barbatella d’oro.
“Il premio Nonino è una degli eventi culturali più importanti in ambito internazionale e la sua origine tutta friulana ci rende molto orgogliosi. Quest’anno celebreremo insieme i 50 anni del premio, un’occasione e un traguardo notevoli”, commenta l’Assessore alla cultura Federico Pirone. “Sarà purtroppo la prima edizione senza Benito Nonino, scomparso nel 2024, che insieme alla moglie Giannola ne fu ispiratore. Il premio Nonino è sempre stato all’avanguardia: basti pensare che ben sei fra i numerosi premiati saliti sul podio del riconoscimento istituito dalla nota famiglia di distillatori hanno successivamente vinto il Nobel, grazie ad una giuria preparata su diverse tematiche come la politica internazionale, la letteratura, gli sviluppi tecnologici, culturali e sociali del nostro tempo”. L’assessore Pirone conclude: “Alla famiglia Nonino vogliamo fare un sentito ringraziamento per aver voluto collaborare, in questa e in altre occasioni, con il Comune di Udine”.
Antonella Nonino, ambasciatrice della famiglia in questa occasione ha voluto ricordare, insieme alle sorelle Cristinaed Elisabetta: “L’emozione di portare in città e in Friuli da ben 50 anni personalità da tutto il mondo di grande ispirazione e speranza per tutti. Agli inizi l’intenzione dei nostri genitori era di salvare i vitigni autoctoni in via d’estinzione e di sottolineare l’importanza della civiltà contadina, i cui valori, dei quali all’epoca ci si vergognava, oggi sono invece più che mai attuali, un riferimento per la salvaguardia del pianeta e quindi di tutti noi. Nel tempo la rassegna si è trasformata, portando in Friuli personalità capaci di interpretare la contemporaneità. Anche quest’anno saremo in Castello a Udine per condividere questo momento di riflessione e di gioia con tutti coloro che vorranno essere con noi”.