MERCATO IN PIAZZA XX SETTEMBRE

PRESENTATO IL PRIMO STUDIO FIRMATO DALL’UNIVERSITA’ DI UDINE

E’ stato presentato questa mattina a Palazzo D’Aronco il primo studio realizzato dall’Università di Udine, su commissione del Comune di Udine, per l’individuazione di una soluzione per la copertura del plateatico di piazza XX settembre. 

Lo studio, presentato dall’architetto Luca Zecchin, del gruppo di lavoro guidato dal professor Alberto Sdegno, coordinatore del corso di laurea triennale in Scienze dell’architettura e del corso di laurea magistrale in Architettura, è un corposo documento di 186 pagine diviso in due parti: l’elaborato tecnico architettonico e quello economico finanziario.

L’obiettivo è stato quello di individuare alcune possibilità, ci sono infatti sei varianti, per realizzare una struttura fissa di copertura alla piazza XX settembre, conservando la sua identità attuale, ovvero quella mercatale, garantendo allo stesso tempo anche uno spazio polifunzionale di aggregazione per la comunità che possa essere sfruttato durante tutto il giorno.

“Abbiamo due obiettivi: dare un mercato coperto al centro di Udine e dare una identità alla piazza, affinché sia riqualificata e vissuta pienamente. Non è stato semplice trovare delle soluzioni adeguando i desiderata dell’amministrazione ai vincoli di una piazza storica” spiega il Sindaco Alberto Felice De Toni. “Dobbiamo coniugare le esigenze del mercato, dei commercianti e anche dei cittadini che vogliono ritrovarsi in luoghi accoglienti e ospitali. Il risultato è una soluzione “leggera” che deve tener conto delle condizioni identificate dalla Soprintendenza, ovvero l’impossibilità di strutture che prevedano troppi volumi su una piazza e un look moderno, non artificiosamente vetusto”.

“Tutti i progetti che abbiamo visto fino ad oggi sono quindi irrealizzabili” conferma il vice sindaco Alessandro Venanzi. “Le soluzioni identificate dall’Università di Udine vanno nella direzione del rispetto della storicità dei luoghi e di una leggerezza delle infrastrutture, rispettando così le vedute dei palazzi e la conformazione della piazza. Si tratta di un primo, importante, passo. Il nostro intento però non è dare solo una copertura al mercato: la sfida adesso è di replicare un modello che funziona, come quello fiorentino. Capiremo quindi come conciliare un’idea architettonica con i progetti di fattibilità ed esecutivi, che devono tenere conto delle esigenze di un mercato e di come questo possa dialogare con il quartiere che lo circonda, in primis valutando anche i prossimi interventi dell’amministrazione su Ex Percoto e in Galleria Astra, dove è in corso una interlocuzione con privati interessati”.  

Il lavoro sviluppato dall’Università di Udine parte da una analisi storica dell’architettura udinese e dell’antica conformazione della piazza, oltre che dei vari progetti che si sono succeduti nel tempo, fino ad arrivare ad uno studio comparato di 45 mercati coperti già realizzati in Italia e all’estero, anche appartenenti all’epoca antica.

Grazie all’ispirazione dal passato e alla storia recente del centro storico udinese il gruppo di lavoro dell’Università ha identificato sei soluzioni diverse, ispirate però agli stessi principi: leggerezza delle infrastrutture, conservazione della visuale libera e polifunzionalità. “Lo studio che abbiamo realizzato evidenzia che i risultati vincenti sono quelli in cui il mercato è ospitato da uno spazio polifunzionale, mercatale ma che sappia trasformarsi in maniera rapida per prevedere ad esempio somministrazione di qualità o l’ospitalità di eventi. Un uso plurimo e flessibile che possa garantire frequentazione durante tutto l’arco della giornata” ha specificato l’architetto Luca Zecchin.

La prima possibilità, quella della Stoà, prevede la presenza del mercato attuale con una copertura solo sul lato nord, parziale. La seconda prevede un “Recinto” con una copertura a forma di C, che protegge al centro uno spazio vuoto che inquadra il palazzetto veneziano. Quest’area al centro della piazza può essere dotata di una copertura retrattile. 

Il terzo scenario recupera un antico progetto dell’architetto Provino Valle nel 1926, prevedendo un’ipotesi Ipogea, in cui il mercato rimane aperto e l’area rimane fruibile anche ai lati, con un camminamento alla quota esistente. Il quarto scenario proposto prevede quella che viene definita una agorà, ancora con un recinto ma con maggiori spazi commerciali anche con volumi sospesi ad un ipotetico primo piano. La quinta possibilità è definita “retrattile” e prevede una figura fissa sul lato ovest della piazza con elementi che si aprono e si chiudono coprendo l’attività del mercato tradizionale.

L’ultimo scenario, definito ipostilo, progetta una copertura del mercato posta molto in alto, scenografica e allo stesso livello della cortina storica esistete, consentendo un alto grado di trasparenza e permeabilità alla vista di ciò che sta intorno. Salendo ai volumi superiori, secondo quanto affermato, sarebbe possibile osservare il colle del Castello.

“Di fronte a questo corposo elaborato si apre adesso una riflessione per caprie cosa presentare alla Soprintendenza, la quale in futuro dovrà valutare ed esprimere un parere in merito ad un progetto ben definito” ha concluso De Toni.

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