Lo spettacolo è in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine da martedì 28 a giovedì 30 gennaio 2025
Il 29 gennaio alle 17.30 gli attori e il regista Gabriele Russo incontrano il pubblico a Casa Teatro
Natalino Balasso e Michele Di Mauro protagonisti della commedia nera di Eduardo De Filippo La Grande Magia
Udine, 23 gennaio 2025 – Natalino Balasso e Michele Di Mauro sono i protagonisti de La Grande Magia di Eduardo De Filippo, commedia nera sospesa fra realtà e finzione in scena al Teatro Nuovo Giovanni da Udine da martedì 28 a giovedì 30 gennaio per la regia di Gabriele Russo.
Natalino Balasso, Michele di Mauro, il regista Gabriele Russo e la Compagnia dello spettacolo incontreranno il pubblico a Casa Teatromercoledì 29 gennaio (inizio ore 17.30). Conduce il giornalista Alberto Rochira (ingresso libero con prenotazione consigliata a iscrizioni@teatroudine.it).
Scritta da Eduardo de Filippo nel 1948, La Grande Magia fa parte delle cosiddette “commedie dei giorni dispari” in cui il drammaturgo e regista partenopeo affronta le problematiche questioni del vivere quotidiano e delle complesse relazioni tra gli esseri umani.
Durante uno spettacolo di magia, il professor Otto Marvuglia, prestigiatore e intrattenitore, esegue un numero con il quale fa “sparire” la moglie di Calogero Di Spelta, uomo roso da una profonda gelosia. In realtà lo scopo dell’illusionista è consentire alla donna di fuggire con il suo amante, convincendo altresì il povero marito che potrà ritrovare la consorte solamente se aprirà, con totale fiducia nella sua fedeltà, la scatola in cui questa sarebbe rinchiusa…
“Fra tutti i testi di Eduardo che posso dire di conoscere a fondo ritengo e sento che La Grande Magia sia quello più necessario oggi per i temi che affronta, per le relazioni che propone, perché è una commedia squilibrata, meno lineare e matematica delle altre, sospesa e caotica come il tempo in cui viviamo – spiega Gabriele Russo nelle note di regia -. La Grande Magia è un testo complesso, ha l’ampiezza e lo sguardo del gran teatro ed allo stesso tempo offre sfumature nere della nostra umanità, tratti psicologici addirittura espansi nella nostra società contemporanea. Eppure, ciò che rende questa commedia nera ancor più vicina al nostro tempo è il sentimento ossessivo di Calogero Di Spelta, un uomo smarrito in un mondo che sembra altrettanto confuso. Un uomo che ha bisogno di aggrapparsi a certezze granitiche a costo di rinchiuderle simbolicamente in una scatola. Marito tradito, con la sua mania per il controllo e la sua incapacità di amare e fidarsi diventa uno specchio delle sfide e delle difficoltà dell’uomo contemporaneo nell’ambito delle relazioni. Dall’altro lato, Otto Marvuglia, mago e manipolatore. Il Marvuglia/illusione, il Marvuglia/realtà, il Marvuglia/impostore sono le facce sempre diverse ed interscambiabili che modificano il contesto e la percezione della realtà di Girolamo Di Spelta, ne consegue un continuo cortocircuito che confonde il piano dell’illusione con quello della realtà, destabilizzando i personaggi stessi e gli spettatori. Smarriti i personaggi, smarriti gli spettatori, smarriti gli uomini e le donne di oggi, smarriti nelle relazioni, smarriti nel continuo fondersi del vero e del falso. Cosa è vero? Cosa è falso?”
Lo spettacolo vede sul palcoscenico, accanto a Natalino Balasso e Michele Di Mauro, Veronica D’Elia, Gennaro Di Biase, Christian di Domenico, Maria Laila Fernandez, Alessio Piazza, Manuel Severino, Sabrina Scuccimarra, Alice Spisa, Anna Rita Vitolo.
Scene Roberto Crea, luci Pasquale Mari, costumi Giuseppe Avallone, musiche e progetto sonoro Antonio Della Ragione.
Una produzione Fondazione Teatro di Napoli – Teatro Bellini, Teatro Biondo Palermo, Emilia Romagna Teatro ERT/ Teatro Nazionale.