L’Udinese, in vantaggio di due reti, si fa raggiungere dal Venezia ma acciuffa la vittoria nel rush finale con Bravo

UDINESE – VENEZIA              3 – 2

UDINESE (3-5-2): Sava; Kristensen, Bijol, Solet; Kamara (st 19’ Zemura), Thauvin (st 45’ Zarraga), Lovric, Payero (st 19’ Atta), Ekkelenkamp (st 37’ Pafundi); Sanchez (st 19’ Bravo), Lucca. Allenatore: Runjaic

VENEZIA (3-5-2): Stankovic (pt 18’ Joronen); Schingtienne, Idzes, Candè; Zerbin, Doumbia (st 17’ Perez), Nicolussi Caviglia, Busio (st 17’ Ellertsson), Haps (st 42’ Bjarkason); Oristanio (st 17’ Gytkjaer), Yeboah. Allenatore: Di Francesco

ARBITRO: Mariani di Aprilia

RETI: st 2’ Lucca, 7’ Lovric, 18’ Nicolussi Caviglia, 33’ Candè, 39’ Bravo

NOTE: Angoli: 6-4 per il Venezia. Ammoniti: Kamara, Ekkelenkamp, Lucca, Bjarkason                         Recuperi: 2’ e 5’.  Spettatori: 18mila.

UDINE – Per l’Udinese la consueta sofferenza ma stavolta arriva la vittoria al “Friuli” dopo tre mesi di astinenza. Il livello della formazione friulana d’altra parte è questo, nessuna meraviglia se la formazione di Runjaic, per suo costume, non sa mai chiudere. Primo tempo da no contest pugilistico, con le due squadre attente a non sbilanciarsi, rinunciando a offendere, a ritmo lento e con manovre confuse, anche se è il Venezia a evidenziare una maggiore iniziativa, pure se senza arrivare a conclusioni degne di nota. Tra tanto grigiore è comunque l’Udinese ad arrivare più vicina al vantaggio al 34’, con un gran tiro dal limite di Lovric a essere alzato sopra la traversa da un brillante intervento di Joronen, subentrato al 18’ a Stankovic, infortunatosi al ginocchio destro. Unica conclusione sui due fronti, davvero poco, con Sanchez e Lucca guardati a vista e Thauvin a predicare nel deserto, mentre il Venezia bada a chiudersi ordinatamente, affidandosi alle ripartenze di Yeboah e Oristanio. Con altro piglio, al rientro dal riposo l’Udinese ci mette solo 2’ a sbloccare la situazione e nel suo modo più classico: da sinistra Kamara fa spiovere un centro verso la porta veneziana, dove Lucca, dall’alto dei suoi due metri e passa, precede di testa l’uscita di Joronen. E una nuova incertezza del portiere veneziano condanna 5’ dopo la formazione neroverde a subire il raddoppio bianconero: Joronen in mischia respinge corto al limite, dove Lovric con una secca conclusione infila l’angolo basso a sinistra dell’estremo difensore lagunare. Mentalmente libera, l’Udinese continua a premere e un rasoterra di Thauvin al 9’ termina fuori sfiorando il palo. A quel punto Di Francesco opera tre cambi contemporanei e la partita si riapre al 18’, con la punizione di prima di Nicolussi Caviglia a terminare alle spalle di Sava, rinfocolando le speranze venete, che si concretizzano al 33’, quando Candè in mischia spinge il pallone in rete, pareggiando i conti.  Per l’Udinese un deja vu. Bianconeri che però riescono a rialzare la testa e al termine di un’azione insistita di Pafundi e Solet, Bravo intravede lo spiraglio giusto alle sinistra di Joronen. Il Venezia ci prova ancora ma in un finale nervoso l’Udinese mantiene il vantaggio, intascando tre punti che mancavano al “Friuli” dallo scorso ottobre.

Edi Fabris    

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