“Sono ormai trascorsi ben quattro anni e mezzo ma, è palese agli occhi di tutti gli osservatori, emergono sempre più impietosi i continui ritardi nella costituzione della società regionale a capitale misto pubblico-privato, alla quale assegnare di volta in volta le concessioni per la gestione delle grandi derivazioni idroelettriche”.
Lo rimarca in una nota stampa la consigliera regionale Rosaria Capozzi (MoVimento 5 Stelle), concentrandosi sul delicato tema dell’idroelettrico sul quale ha depositato una specifica Iri, cui l’Esecutivo ha dato risposta in aula durante gli odierni lavori dell’Assemblea legislativa.
“Abbiamo presentato un’interrogazione a risposta immediata – aggiunge l’esponente pentastellata – su un argomento che suscita il sempre più forte malcontento dei sindaci del territorio, manifestato più volte e senza troppi giri di parole, in merito alla gestione delle grandi derivazioni idroelettriche”.
“Il Consiglio regionale – precisa Capozzi – aveva votato all’unanimità la specifica legge regionale 21 nell’ormai lontano 2020. Attraverso tale norma era stato stabilito che non si dovessero concedere ulteriori proroghe ma che, invece, si mettessero a gara le concessioni di grande derivazione d’acqua a uso idroelettrico”.
“Risiedono proprio qui – sottolinea la rappresentante del M5S – le motivazioni che ci hanno indotto a depositare la nostra interrogazione con esplicita richiesta di chiarimenti e aggiornamenti”.
“Anche in seguito alla risposta fornita dall’assessore Scoccimarro, rimane comunque il timore – conclude Capozzi – che questa inerzia celi altresì una precisa volontà partitica di continuare con la proroga degli attuali concessionari, proprio come lascerebbero intendere alcuni emendamenti in Parlamento, mentre in altre Regioni sono già stati avviati specifici bandi”.